A Giro Giro Tondo anche due cavalli a dondolo molto speciali

il Museo del Cavallo Giocattolo sarà ospite del Triennale Design Museum per Giro Giro Tondo. Design for Children. In museo esposti anche i giocattoli iconici Chicco, per testimoniare l’importante ruolo del brand nell’evoluzione storica del giocattolo negli ultimi decenni

 

Como, 3 aprile 2017 – Quest’anno per la prima volta nella sua storia e per un intero anno il Museo del Cavallo Giocattolo sarà ospite del Triennale Design Museum di Milano con due tra i suoi esemplari più prestigiosi. I cavalli Edoardo e Fortunato entrano infatti a far parte di Giro Giro Tondo. Design for Children che racconta la storia del design italiano dedicato al mondo dell’infanzia. Una mostra che presenta il design e l’architettura per i più piccoli, attraverso i giochi e le immagini che li hanno divertiti, gli spazi in cui si sono mossi e gli oggetti che li hanno aiutati a crescere.

Il percorso è strutturato in 10 differenti sezioni tematiche: dalla storia dell’arredo, a quella del giocattolo, delle installazioni urbane, degli interventi performativi e delle architetture, passando attraverso la storia della grafica, dell’illustrazione e dell’editoria, dell’animazione, degli strumenti per la scrittura e il disegno.

L’allestimento ha una forte componente figurativa, con un’anima pop, ed è punteggiato da stazioni in cui i giovani visitatori possono interagire, giocare, imparare.

In particolar modo la sezione storia del giocattolo, a cura di Luca Fois con Renato Ocone, è quella in cui si innestano sia i giochi Chicco sia i due esemplari Edoardo e Fortunato del Museo Cavallo Giocattolo che fanno da ‘ponte’ con la sezione Arredo.

Entrambi sono cavalli a dondolo italiani dei primi del Novecento: Edoardo è scolpito in legno ed è dipinto a mano con decorazioni tipiche della Val Gardena, Fortunato è un “futuristico” cavallo a dondolo dalla forma stilizzata e geometrica in legno policromo con particolari in metallo montato su un singolare doppio dondolo che gli permetteva l’avanzamento.

Suddivisa in tre differenti aree, la sezione, che ospita Edoardo e Fortunato, mostra l’evoluzione del giocattolo attraverso l’esposizione di 100 oggetti che ne hanno fatto la storia. Si passa infatti dai giocattoli più antichi di inizio ‘900 ai giocattoli degli anni ’70/’80 in cui cominciano ad emergere le singole abilità dei bambini e nascono i primi giochi di ruolo.

In questo contesto si collocano il noto Chicco Rodeo (cavallino cavalcabile) e, nell’ultima area, quella dagli anni ’90 ad oggi, tra i giochi più moderni, compare lo Smartphone Chicco, a sottolineare l’importanza del bilinguismo in un contesto di città contemporanea dei giochi che di pari passo con la società moderna simula sempre di più le esigenze del momento.

I DUE CAVALLI DEL MUSEO CAVALLO GIOCATTOLO

Edoardo è un cavallo a dondolo in legno, scolpito e dipinto a mano, dei primi del Novecento. Arriva dalla Val Gardena, nel cuore delle dolomiti, regione in cui la pastorizia offriva il tempo per cimentarsi nell’intaglio e i boschi procuravano la materia prima. I cavalli giocattoli di questa zona si distinguono per l’utilizzo di colori vivaci e di motivi floreali.

Fortunato è un originale cavallo giocattolo montato su un doppio dondolo che gli permette di avanzare. Fortunato si distingue per le sue forme stilizzate e geometriche, che lo rendono un cavallo dal carattere furbo e feroce. È di legno dipinto di rosso e con particolari in metallo. È un giocattolo italiano realizzato a inizio Novecento, durante gli anni del Futurismo. Porta, infatti, il nome di uno dei più grandi artisti futuristi, Fortunato Depero, che disegnò e realizzò molti giocattoli. Nel 1915 sul manifesto della “Ricostruzione futurista dell’universo” l’artista scrisse di voler costruire “giocattoli che abitueranno il bambino: a ridere apertissimamente; allo slancio immaginativo; ad agilizzare la sensibilità; al coraggio fisico”. Fortunato realizza pienamente questi propositi.

Comunicato stampa Museo del Giocattolo