Agropoli: alcuni cavalli in salvo, ma c’è ancora del lavoro da fare

Le associazini animaliste sollecitano le autorità competenti a sequestrare immediatamente gli altri soggetti abbandonati e/o denutriti che permangono nel territorio

 Agropoli, aprile 2016 – La Delegazione LNDC di Battipaglia, IHP, Progetto Islander e l’on. Bernini, che avevano documentato le precarie condizioni di detenzione di oltre venti cavalli e asini, prendono atto dell’intervento dei Servizi Sanitari regionali, dell’Asl e dei NAS che il 15 aprile hanno trasferito una parte degli animali e denunciano l’urgenza di porre sotto sequestro anche gli altri, attualmente in mano al proprietario.

La vicenda è nota da anni: ad Agropoli, nei pressi di Laureana Cilento, località Case bianche, nel salernitano, uno pseudo allevatore detiene in stato di generale abbandono cavalli, spesso non identificati, che spesso fuoriescono alla ricerca di cibo e circolano anche tra le strade del paese con rischi ripetuti ed evidenti anche per la pubblica incolumità. Dopo un blitz dei Carabinieri avvenuto il 15 luglio 2015, furono confiscati 38 equidi detenuti in stalle abusive. Nonostante la confisca e sanzioni pecuniarie di 52mila euro per vari reati amministrativi, i cavalli vennero però lasciati in custodia al proprietario.

A seguito di ripetute segnalazioni ricevute dai cittadini, lo scorso 6 aprile la Delegazione di Battipaglia di Lega Nazionale per la Difesa del Cane con l’onorevole Paolo Bernini (M5S), IHP (Italian Horse Protection onlus), Progetto Islander e con il supporto dell’Arma dei Carabinieri di Agropoli, hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni degli animali. I volontari si sono trovati davanti a una situazione di grave maltrattamento: cavalli palesemente denutriti, alcuni affetti da laminite agli zoccoli, legati con corde che gli impedivano di muoversi e sdraiarsi, quasi tutti senza acqua né cibo e in condizioni igienico sanitarie inaccettabili.

Inoltre, dei 38 esemplari confiscati inizialmente, a seguito di un presunto furto denunciato dal detentore qualche tempo dopo l’intervento delle forze dell’ordine, sul luogo ne sono stati ritrovati soltanto una ventina. Considerate le circostanze, le associazioni hanno chiesto un immediato intervento alle Autorità, chiedendo l’affidamento degli equidi per poter provvedere alle cure necessarie.

Dopo lunghi giorni di attesa, grazie all’incessante lavoro delle associazioni, a cui si è aggiunto il sostegno di Legambiente, lo scorso 15 aprile i cavalli sono stati trasferiti nelle strutture del centro di incremento ippico di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Le operazioni sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli, in collaborazione con i NAS e con i veterinari ASL anche di zone limitrofe. Alle associazioni non è stato permesso di presenziare allo spostamento dei cavalli, ma è stato possibile accertare che dei 21 equidi confiscati ne sono stati trasferiti solo 17: altri 4 sarebbero spariti nel nulla.

Altri cavalli presenti nella struttura (forse una decina, compresi 2 puledri che sono stati separati dalle madri trasferite) sono stati lasciati in mano al proprietario: su questi serve un provvedimento urgente da parte delle Autorità competenti, a cui le associazioni hanno presentato un esposto per maltrattamento.

Inoltre, lo scorso 16 aprile molti cittadini hanno denunciato e fotografato la presenza di una dozzina di cavalli liberi sulla strada provinciale 184, nei pressi dello svincolo che porta alla spiaggia di Trentova, a dimostrazione di un fenomeno di abbandono diffuso in quell’area.

Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Italian Horse Protection onlus, Progetto Islander e Legambiente si stanno muovendo all’unisono per chiedere con forza che tutti gli animali vengano messi finalmente al sicuro e che la struttura abusiva venga definitivamente chiusa.

21 aprile 2016

Ufficio Stampa IHP: tel. tel. 0571 677082 – www.horseprotection.it

Ufficio Stampa LNDC: tel. 02 26116502 www.legadelcane.org

Ufficio Stampa Progetto Islander: tel. 338 4016261 www.progettoislander.it