Botticelle, la “ferma intenzione” di M5S? revocare licenze in caso di rischi per i cavalli

Ultimo atto dell’annosa questione sulle botticelle romane, cavallo di battaglia (è il caso di dirlo) nella campagna elettorale di Virginia Raggi per il Campidoglio nel 2016 e oggetto di una delibera di iniziativa popolare nel 2015, poi bocciata dalla Commissione Mobilità del comune capitolino: inserire nel Codice della Strada la possibilità di revocare le licenze in caso di pericolo per gli animali

Roma, 16 maggio 2019 – Visto che non è stato possibile venire a capo della questione botticelle in modo diretto, contrariamente a quanto avevano promesso Virginia Raggi e M5S  dal 2015 e poi continuamente riproposto come obiettivo con diverse varianti, il pentastellato Diego De Lorenzis (vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera) ha annunciato la più recente soluzione prevista: inserire come emendamento tra le modifiche del codice della strada la norma che dà ai sindaci la possibilità di revocare le licenze del servizio di piazza in caso di rischi per gli animali o per l’incolumità delle persone.

«La protezione degli animali è da sempre una priorità del MoVimento 5 Stelle» spiega De Lorenzis sulla sua pagina Facebook «e nel caso delle botticelle si coniuga con la necessità di tutelare i cavalli con quella di garantire la sicurezza stradale. Per questo teniamo fermo il nostro impegno a inserire tra le modifiche del codice della strada la norma che dà ai sindaci la possibilità di revocare le licenze del servizio di piazza in caso di rischi per gli animali o per l’incolumità delle persone. Tengo dunque a rassicurare i tanti amici come me sensibili al tema e le associazioni animaliste: non è presente nel testo base appena approvato, ma è nostra ferma intenzione – e sul punto concordano anche i deputati della Lega – approvarla in fase di presentazione e discussione degli emendamenti».

Quindi un possibile loop verso il buon senso, non ancora raggiunto ma comunque evidentemente unica destinazione finale possibile del problema: perché non si può proibire di attaccare un cavallo e farlo circolare per strada (e sarebbe poi giusto farlo?…), ma è doveroso controllare vengano rispettate giuste e adeguate norme sul benessere animale, essere capaci di farle applicare e punire chi non ottempera alle regole.

Certo, tutt’altra cosa che fare promesse elettorali eclatanti.

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