Campionato d’Europa: l’Italia scende, Zorzi sale

La squadra azzurra a Goteborg chiude all’ottavo posto finale: ma il cavaliere veneto con un portentoso percorso netto risale fino al quinto posto della classifica individuale…

Goteborg, 25 agosto 2017 – Non è andata bene, purtroppo. Per tenere il quinto posto conquistato ieri e magari addirittura sognare qualcosa in più ci sarebbe voluta una prestazione sontuosa oggi. In poche parole: ci sarebbero voluti altri tre percorsi netti. Invece Luca Marziani su Tokyo du Soleil ed Emilio Bicocchi su Ares hanno commesso entrambi due errori più tempo, mentre Lorenzo de Luca su Armitages Boy – che doveva lottare per rimanere nei primi venticinque individuali – ha cominciato nel peggiore dei modi: errore al numero uno… Pensate cosa si deve provare facendo un errore al numero uno in un percorso che è di vitale importanza terminare a zero. Crolla tutto. Alla seconda barriera caduta Lorenzo de Luca si è ritirato. Prima di Lorenzo de Luca, però, era entrato in campo Alberto Zorzi su Cornetto K: ebbene, un percorso netto così bello che è difficile poter anche solo immaginare qualcosa di migliore… Il cammino formidabile del cavaliere veneto in questo Campionato d’Europa lo ha portato adesso al 5° posto della classifica individuale a 2.82 punti di distacco dal primo, Peder Fredricson: domenica la finale individuale… e non diciamo nulla. Tornando alla squadra: abbiamo chiuso all’8° posto, rimanendo in coda a tutte le grandi d’Europa. Tutto male allora? No, assolutamente. Le cose belle si sono viste, anche se è innegabile che il risultato non può certamente dirsi positivo. Il fatto è che per andare bene in un grande campionato internazionale non basta essere forti: bisogna essere fortissimi, ed esserlo nel momento in cui serve. Bisogna ‘tenere’ sotto il profilo tecnico, psicologico e fisico su una lunga e snervante distanza. I campionati non sono gare normali: e non devono esserlo. Ieri eravamo molto felici: ma è come se quello fosse stato il vertice del nostro Campionato d’Europa… Dopo la deludente prova di mercoledì, ieri era indispensabile il riscatto: che c’è stato, ma forse le energie necessarie per ottenerlo sono state consumate tutte (quasi tutte… ) cosicché oggi ne siamo rimasti sprovvisti. E’ solo un’ipotesi, naturalmente, perché poi ci sono gli episodi: Emilio Bicocchi che fa un percorso molto bello ma i due verticali della doppia gabbia no… E se Lorenzo de Luca non avesse fatto errore al numero uno? Certo: con i se e con i ma tutti sono capaci di vincere le medaglie…  Resta il fatto che altri sono stati capaci di fare meglio di noi, questo è evidente. E tutto ciò nel momento in cui noi abbiamo potuto schierare forse la più forte squadra azzurra degli ultimi quindici anni, nel momento in cui abbiamo un cavaliere che è numero quattro del mondo, un altro che sta per entrare nei primi dieci, la squadra che ha vinto due Coppe delle Nazioni di massimo livello, la squadra che ha chiuso la Prima Divisione al secondo posto. Ma non è bastato: proprio perché nei campionati internazionali per emergere ci vuole quel qualcosa in più rispetto alle gare ‘normali’. Lo conquisteremo, quel qualcosa in più, questo è certo: l’anno prossimo c’è un Campionato del Mondo al quale arriveremo con cavalli ancora giovani, cavalieri maturati nel ruolo di contendenti la vittoria, forse anche delle risorse nuove. Non consideriamo questo di Goteborg come un passo indietro, fermandoci al risultato negativo: consideriamolo invece come utile momento di riflessione e di esperienza. Come elemento che controbilancia i grandiosi risultati ottenuti quest’anno in altri momenti e in altri luoghi, dando l’opportunità a tutti noi – cavalieri e addetti ai lavori di qualunque genere – di aumentare il grado di obiettività nel valutare le cose e le situazioni. Per diventare veramente forti è inevitabile dover passare attraverso i momenti difficili e le sconfitte. Il nostro cammino è andato in progressione: due anni fa ci sarebbe parso impossibile vincere le Coppe di primo livello, invece quest’anno ci siamo riusciti. Ed è un gradino. Adesso il prossimo gradino sarà quello di essere competitivi in un campionato internazionale. Continuiamo a salire la scala e ci arriveremo. E adesso prepariamoci a godere per la finale individuale di domenica: Alberto Zorzi ci sarà, e gli avversari lo terranno in grandissima considerazione…

LA CLASSIFICA FINALE A SQUADRE

http://results.hippodata.de/2017/1380/docs/r_j2t_2.pdf

LA CLASSIFICA PROVVISORIA INDIVIDUALE

http://results.hippodata.de/2017/1380/docs/current_standings_result_ec_indiv_after_r2.pdf