Carletto, stallone Murgese: che spettacolo

Vi abbiamo parlato di lui nel numero di marzo 2018 di Cavallo Magazine, ora in edicola: ma ecco cosa dice del suo splendente Murgese Jolanda Ruocco-Adelaar, l’amazzone italo-olandese che l’ha acquistato e addestrato e avrebbe molte speranze per i morelli (e i grigio ferro!) di Puglia

Milano, 6 marzo 20181 – DI lui, Carletto, il blue-roan Made in Italy più famoso del web ve ne abbiamo parlato anche sul numero di Cavallo Magazine ora in edicola: e volevamo che anche Jolanda Ruocco-Adelar, sua amazzone e addestratrice, ce lo facesse conoscere meglio.

Ma Jolanda era in viaggio di nozze e il nostro giornale doveva uscire prima…rimediamo qui e adesso, con tantissimi auguri agli sposi!

Carletto, raccontato da Jolanda. 

Carletto é uno stallone approvato Murgese dal mantello grigio ferro testa di moro, blue roan in inglese.

E’ nato a Martina Franca il 28 febbraio 2009 e adesso ha una altezza al garrese di 1.64m., l’ho comprato nel 2012 a Puglia e portato in Olanda dove ha abitato per 1 anno e nel 2013 mi sono trasferita in italia con i miei cavalli.

Ho domato e addestrato Carletto da sola e l’ho portato al livello di oggi: adesso prende percentuali di giudizio in dressage sopra il 65% nel livello M, in Italia.

Nel 2017 ci siamo classificati secondi d’Italia della Finale Coppa Italia Dressage, Seniores M tra i 30 binomi in totale che hanno partecipato l’anno scorso in questa categoria per la Coppa Italia. Nel 2018 vorrei fare il nostro debutto nel livello PSG.

Quando mi sono trasferita in Italia nessuno capiva cosa ci facesse una ragazza olandese con un cavallo italiano della Puglia, siamo un binomio stranissimo.

Quando volevo iscrivermi per fare gare con il mio cavallo Murgese, mi è stato spesso consigliato di farlo un cavallo sportivo: “Un Murgese non è adatto per fare gare FISE. perché non monti un cavallo tedesco come tutti gli altri?”.

Ma pochi sanno che, da quando ho sentito parlare del cavallo Murgese per la prima volta, ho sognato di portarne uno a competere in dressage. Mio padre è olandese e mia madre è italiana con origini napoletane, da quando ero piccola sono sempre stata affascinata dalla storia del Sud Italia e sono sempre stata orgogliosa che parte della mia famiglia venisse da qui. Il Murgese è una razza barocca discendente dai cavalli Napoletani, che formavano la  cavalleria del Regno di Napoli. Gli antenati del cavallo Murgese hanno influenzato anche il cavallo Lipizzano tramite i loro capostipiti Conversano e Napolitano. Con queste radici é logico che il cavallo Murgese abbia un talento per gli esercizi di alta scuola e dressage. Anche Carletto dà il meglio nelle gare a livello piu alto pittosto che ai livelli bassi, perché lì può fare piu esercizi che richiedono riunione. 

Secondo me é un peccato che si vedano pochi Murgesi nelle gare di  Dressage FISE italiane, ma per fortuna ci sono alcuni cavalieri professionisti  che portano un Murgese in gara, come per esempio Roberta Inama, Domenico D’onghia e altri.

La razza barocca olandese é il cavallo Frisone: e lo studbook del cavallo Frisone ha investito tanto negli ultima decenni per lo sport e adesso ci sono soggetti che vanno molto bene in dressage. Uno dei progetti studiati è stato quello di abbinare i migliori cavalli a cavalieri professionisti. Se questo progetto fosse stato sviluppato in italia sarebbe stato più o meno cosi: Valentina Truppa allena il miglior cavallo Murgese, per esempio, e poi lo porta in gara.

Nel 2014 c’è stato il primo Frisone che ha participato ai World Equestrian Games in Normandia, e adesso ci sono tanti Frisoni a livello grand prix di dressage, in Italia Claudia Montanari monta un Frisone in gare internazionali.

Spero che si apossibile arrivare ad un “Master del cavallo Murgese” con il supporto della FEI e della FISE, per aiutare e promuovere il Murgese  nel settore dressage.

Per i cavalli iberici c’é il “Master Iberico”, ma li un Murgese non é ammesso: ma tanti cavalli PRE e PSL sono arrivati al Campionato mondiale di cavalli giovani, e questi cavalli barocchi sono presenti anche ai campionati mondiali e alle olimpiadi.

Questi studbook hanno fatto tanto per arrivare a questirisultati e non é stata solo un questione del talento dei cavalli, ma sopratutto del pianificare una strategia intelligente e innovativa. Credo che ci siano tante opportunità nel dressage per il cavallo Murgese”. 

Chissà, visto che non è un’italiana a dirlo magari qualcuno la ascolterà, Jolanda?…

Chi è Jolanda 

Sono una amazzone Italo-Olandese e la mia specialità è il dressage. Sono nata ad Amsterdam e mi sono trasferito in Italia nel 2013.

Ho conseguito la laurea nel Masterclass Equestrian Sport NHB Deurne, Paesi Bassi nel 2010. Sono un istruttore federale FISE 2° livello, terapeuta comportamentale equino e membro di ISES, International Society for Equitation Science dal 2015- 2017.

Sono un Vegan athlete (mangio solo vegano).

Tutti i miei cavalli da gara sono barefoot, escono tutti i giorni in paddock e la base della loro dieta è un buon foraggio. Il mio primo cavallo da gara era un cavallo Fjord chiamato “Guus”. All’inizio lo montavo tra le mucche senza sella, semplicemente perché non possedevo una sella.

Contro ogni probabilità, abbiamo gareggiato con successo nel dressage. Siamo diventati campioni regionali KNHS nel livello Z2 nel 2000 e “Super Guus” è diventato il primo cavallo Fjord che è arrivato nella Subtop olandese. Siamo stati onorati di essere il special act al FEI World Cup Dressage a ‘s-Hertogenbosch nel 2006, mostrando che anche un Fjord può essere educato per fare il piaffe e passagge. Guus ora ha 25 anni ed è ancora in ottima forma. Lo monto regolarmente e lui è un insegnante molto importante per i miei giovani cavalli. Oggi abito con i tutti i miei cavalli alle Scuderie della Malaspina, ad Ornago.