Cavalli pensionabili? la Polizia di Stato cerca di tenerli in famiglia

E’ uscito un bando di adozione per i cavalli della Polizia di Stato arrivati a fine carriera, potranno fare domanda agenti della forza pubblica o altri dipendenti del Ministero dell’Interno: perché separarsi, dopo tanti anni insieme?

Bologna, febbraio 2015 – Sono quindici in tutto: Asprigna, Baldovino, Bono, Catone,Denise, Diderot, Euforbia, Hilona, Lacoeur, Lucky M, Mistero, Nadir, Pistacie, Unico Solo e C Zurich. Sono loro i cavalli che la Polizia di Stato ha riformato quest’anno e che hanno prestato servizio in Lazio e Sicilia per tanti anni, in simbiosi con i loro cavalieri/agenti: qualcuno di loro è bolso, altri accusano gli acciacchi dell’età con artriti e reumatismi e quindi è arrivato il momento della meritata pensione.

Ma a noi fa veramente molto piacere vedere che non vengono messi all’asta in modo generico ma si ritiene importante che rimangano in qalche modo in famiglia, riservandone l’adozione ad agenti ed ex-agenti della Polizia – magari gli stessi che hanno lavorato con loro fino a ieri e li conoscono da quando erano puledri appena arrivati in scuderia.

Siamo certi che i nostri lettori apprezzeranno la delicatezza di questa modalità operativa, dopo le discussioni inerenti al caso delle due cavalle di Perugia ed i successivi risvolti.

Per chi possiede i requisiti e volesse fare domanda rimandiamo alla circolare della Polizia di Stato con le istruzioni necessarie: e in bocca al lupo!

17 febbraio 2015