Per ricordare Super, che non c’è più

Ilaria Palmisano ci racconta del suo cavallo, Super, che è morto a 25 anni: quanti di noi si possono riconoscere nel suo amore per lui? perché i nostri cavalli sono tutti speciali, sono tutti grandi campioni

Bari, 8 febbraio 2018 – ll 23 dicembre scorso il mio cavallo Windgates Supersonic (Super per gli amici) è morto a causa di una colica all’età di 25 anni.

Non ne ho parlato con nessuno perché in quel momento stavo vivendo un dramma, era troppo duro e per fortuna vicino a me avevo il mio compagno Donato Di Masi e la mia istruttice e amica Alessandra Gaeta del Seb di Bari, senza di loro sarei precipitata nel buio: ma anche adesso non voglio parlare di quell’ultimo terribile giorno, bensì degli splendidi 10 anni trascorsi insieme.

Vorrei onorare Super, ringraziarlo per tutto quello che mi ha dato e mi ha insegnato.

E’ stato il mio migliore e unico amico quando non avevo amici, era sempre li per me, per ascoltarmi, per sopportarmi.

E io ero lì per lui sempre. E’ stato il mio istruttore migliore. Ed è stato il mio Campione.

Mi ha insegnato la tenerezza, pur essendo uno che non amava baci e smancerie del genere.

Con lui potevo andare ovunque e fare qualunque cosa, in gara a casa in campagna, ovunque si andasse io non avevo problemi, perché io avevo Super.

Al maneggio lo amavano tutti per il suo carattere: in tutti questi anni non ha mai fatto un danno, mai rotta una corda o un capezzone, mai tirato morsi mai calciato niente, andava d’accordo con tutti.

Al paddock se c’era un cavallo che si agitava bastava metterlo vicino a Super, se c’era un cavallo che non andava d’accordo con gli altri bastava metterlo vicino a Super: insegnava anche agli altri a trovare il proprio equilibrio.

Sono tante le qualità che potrei ancora raccontare di lui…in gara gli altri dovevano preoccuparsi perché i cavalli guardano lo striscione, o la giuria: io dovevo solo preoccuparmi della direzione e di non dargli fastidio.

Non mi ha mai fatto cadere. Mai. Anzi no, una volta… ma è inciampato e mi ha fatta cadere dolcemente senza pestarmi.  

Non è stato l’unico cavallo che ho avuto ma è stato sicuramente “il cavallo della vita”.

Fu importato direttamente dall’Irlanda. Avrei voluto tra le altre cose rintracciare il suo allevatore per andare a vedere il posto in cui è nato, complimentarmi per aver allevato e addestrato un cavallo così. Vedere la verde Irlanda, terra di cavalli.

Ecco io volevo raccontare questo, e dire che Super merita di essere onorato come i grandi cavalli, come quelli da milioni di euro che vincono gare stratosferiche.

Perché per me lui non aveva valore, non lo avrei venduto nemmeno per tutto l’oro del mondo.

Ogni volta che pensavo al futuro immaginavo di realizzare il mio sogno di vivere in campagna, in un delle masserie della mia bella Murgia e di avere abbastanza spazio per Super, per fargli fare una bella vecchiaia.

Poi un giorno tutto cambia, è andato via a 25 anni. Un mese prima eravamo in gara. Che cavallo.

Non ho rimpianti perché ho fatto tutto quello che volevo fare con lui, mi sono divertita un sacco.

E  non ho rimpianti perché gli ho detto ogni giorno, lo giuro, quanto fosse bello e speciale per me. Gli dicevo.” Tu sei il mio Tesoro, lo sai vero?”

Spero abbia capito che ero li con lui fino alla fine in quel giorno terribile, perché siamo stati l’uno per l’altra fino alla fine.

Quindi ciao Super, grazie per tutto quello che mi hai dato.

Ovunque tu sia c’è un posto in cui sarai sempre al sicuro e lì vivrai per sempre, ed è il mio Cuore.

Mi manchi tanto,

la tua Ilaria