Change: una firma per Csinszka

Salviamo la cavalla ungherese condannata a morte perché positiva alla Anemia Infettiva Equina?

Milano, marzo 2016 – Condividiamo con voi l’appello di Change creato da Piera Rosati, presidente della Lega Nazionale per la Protezione del Cane.

Eccovene il testo:

Milano, 26 febbraio 2016

Egregio Ministro Lorenzin,

le scrivo in merito al rifiuto del Suo Ministero di consentire il trasferimento in Italia di Csinszka, una cavalla ungherese condannata a morte dalle leggi del suo Paese di origine essendo, affetta da AIE (Anemia infettiva equina).

Tale patologia nel nostro paese non equivale a una condanna a morte e quindi l’associazione Italian Horse Protection onlus si è resa disponibile ad accogliere Csinska in una propria struttura autorizzata, dove sono già ospitati altri animali sieropositivi e in ottima salute.

L’Italia è un paese all’avanguardia in materia di AIE e i progetti di studio condotti dal Suo stesso Ministero hanno evidenziato una incidenza irrilevante della malattia. Tuttavia, Silvio Borrello, direttore generale della Sanità animale e del farmaco veterinario, ha negato il consenso al trasferimento del povero animale senza un valido motivo.

La vita di Csinszka è nelle Sue mani, Ministro Lorenzin, poiché la Direttiva 156 del 30 novembre 2009, in merito agli scambi intracomunitari di cavalli, concede la possibilità di deroghe che al momento sono utilizzate solo per mandare i cavalli alla macellazione o per spostamenti da e per gli ippodromi.

Mi appello quindi a Lei affinché, almeno per una volta, si conceda una deroga al fine di salvare un animale invece di condannarlo a morte o allo sfruttamento, mostrando un concreto amore e rispetto per la vita di una creatura senziente che non ha colpe e non rappresenta un pericolo per nessuno. Confido nel Suo intervento urgente per fermare questo ennesimo animalicidio di Stato perpetrato dall’ignoranza e dalla insensibilità nei confronti di chi non ha mezzi per difendersi.

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1 marzo 2016