Clamoroso: venduto Ares!

Il cavallo numero uno di Emilio Bicocchi è ora in viaggio verso l’Irlanda: finisce così la storia di uno dei binomi più forti del salto ostacoli azzurro degli ultimi anni

Bologna, 22 marzo 2018 – Insieme hanno composto uno dei più forti binomi del salto ostacoli azzurro degli ultimi anni, ma adesso si separano: Emilio Bicocchi ha venduto il suo Sassicaia Ares, che prende la via dell’Irlanda diretto verso le scuderie di Cian O’Connor per raggiungere il suo nuovo cavaliere (che probabilmente non sarà lo stesso O’Connor). Come sempre quando finisce la storia di un binomio importante a causa della vendita del cavallo la situazione può essere vista e vissuta da due prospettive differenti… Il primo protagonista di questa differenza di vedute è proprio Emilio Bicocchi, la cui voce nel trasmettere la notizia suona piuttosto intristita: ovviamente (nostra supposizione) la vendita si è concretizzata a fronte della classica offerta che non si può rifiutare, ma altrettanto certamente questa impossibilità al rifiuto priva Emilio Bicocchi di uno dei cavalli più importanti della sua vita, se non del più importante in assoluto. Ora Emilio Bicocchi avrà delle consistenti risorse in più per potenziare la sua scuderia, ma un cavallo come Ares non si trova tutti i giorni: questo al di là del valore sentimentale e affettivo che non è di certo replicabile semplicemente per il fatto che ogni cavallo fa storia a sé stante.

Per il salto ostacoli azzurro, invece, non c’è duplicità di prospettive: la prospettiva è una sola, ed è quella di una perdita gravissima. Il binomio Bicocchi/Ares è stato protagonista di una crescita regolare e costante a partire dal 2014, prima loro stagione internazionale insieme: una progressione davvero entusiasmante che ha consentito a entrambi di raggiungere una consistenza di prestazioni e di risultati agonistici di assoluta eccellenza. E naturalmente con la certezza che tale crescita sarebbe potuta culminare nel tanto atteso Campionato del Mondo di Tryon il prossimo settembre, gara vitale (sportivamente parlando, s’intende) per le sorti della nostra squadra in quanto prima delle sole due possibilità di qualificarci per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Le gemme preziose della collezione di Emilio Bicocchi con Ares sono davvero tante: vittoria di due Coppe delle Nazioni di Prima Divisione (Dublino 2016 e San Gallo 2017), medaglia di bronzo e d’oro nel Campionato d’Italia (2105 e 2016), vittoria dei Gran Premi di Megeve e Bagnaia nel 2015 e di Mannheim nel 2016, partecipazione al Campionato d’Europa di Goteborg nel 2017, il formidabile 4° posto nel Gran Premio dello Csio di Calgary nel 2017. In totale dodici piazzamenti nei primi cinque posti di Gran Premi internazionali e tredici presenze nella prima squadra azzurra.

“Finisce un capitolo tra i più belli della mia vita di cavaliere”, dice Emilio Bicocchi, “e quindi voglio ringraziare di cuore tutte le persone che lo hanno reso possibile, in primis Soavek, il mio groom che con Ares ha vissuto un rapporto di vera e propria simbiosi: per il resto l’elenco sarebbe davvero lungo, quindi mi limito a dire che chiunque sia consapevole di aver avuto in qualche modo parte nella storia del binomio che ho formato con Ares deve considerarsi destinatario di tutta la mia riconoscenza. Ma naturalmente il mio grazie più profondo e sentito non posso che destinarlo a lui, ad Ares, meraviglioso compagno di quattro anni indimenticabili”.