Creedance: salto ostacoli rock dall’incubo al sogno

Sembrava morto… poi comunque destinato all’anonimato più assoluto: oggi invece è uno dei cavalli che hanno portato Kent Farrington a essere il numero uno del mondo!

Bologna, 21 marzo 2018 – Vendere 28 milioni di dischi nell’arco di soli sei anni e con nove album all’attivo – sette in studio e due live – è una cosa abbastanza… significativa, per non dire impressionante. I Creedence Clearwater Revival, guidati dal grande John Fogerty, sono stati una rock band di riferimento tra il 1967 e il 1972, apprezzata e amata senza limitazione di aree geografiche nel mondo, nonostante la sua musica fosse molto radicata nella realtà statunitense in particolare del sud, tanto da farla includere in quella categoria che va sotto il titolo di Southern Rock comprendente formazioni leggendarie come la Allman Brothers Band, o i Lynyrd Skynyrd, solo per dirne due. Ma la bellezza della musica non conosce confini, e così i Creedence Clearwater Revival generano fan ovunque nel mondo, il cui amore sopravvive nel tempo e nello spazio ben oltre la fine dell’attività della band. Nello spazio: anche in Olanda. E nel tempo: anche all’inizio degli anni Duemila. Proprio così…

Antonio Hassing possiede una fattoria nel nord dell’Olanda dove fa anche un po’ di allevamento. Nel 2006 Hassing compra una fattrice di nome Camantha, ormai già ventiduenne. Obiettivamente un acquisto un po’… strano: una cavalla di ventidue anni! Ma ad Hassing piacevano molto sia la genealogia di Camantha – Notaris x Nimmerdor – sia la sua progenie, tale da averle fatto guadagnare il grado di ‘Prestatie’ assegnato dal Kwpn, lo studbook olandese. Camantha viene coperta dallo stallone Lord Z e nella primavera del 2007 nasce il frutto della loro unione: con un certo disappunto Hassing prende atto che si tratta di un maschio e non di una femmina, come lui avrebbe sperato per poter continuare in linea femminile la discendenza di Camantha. Invece un maschietto… Come lo chiamiamo? Natasja, moglie di Hassing, non ha alcun dubbio: Creedence! Lei adora i Creedence Clearwater Revival: il potere pulsante della musica rock…

Per un motivo sconosciuto il nome Creedence diventa poi Creedance, ma non è la sola differenza rispetto… all’originale. Perché la musica rock è sì potente, ma questo puledrino sauro di potente sembra avere molto poco: è talmente piccolo e gracile che la gente domanda ad Hassing come mai avesse deciso di allevare anche pony… Non solo. Un giorno di tre mesi più tardi Hassing nota che Creedance è sdraiato immobile in paddock. Pensa che stia dormendo. Ma quasi due ore dopo il puledro è ancora nella stessa identica posizione. Hassing lo raggiunge e si accorge che il povero Creedance in realtà sta malissimo. Il responso del veterinario giunto immediatamente è allarmante: ernia scrotale. Bisogna operare al più presto. Sì, però… insomma… quanto costerà un’operazione del genere, chiede un po’ preoccupato Hassing. Non poco, risponde il medico, non poco. Hassing cerca un’alternativa: porta Creedance in una clinica veterinaria lì vicino dove gli suggeriscono la castrazione da effettuarsi al più presto, cioè il giorno dopo… sempre ammesso che il povero Creedance riesca a superare la notte. Cosa per la quale i dubbi sono molto consistenti. Invece il piccolo puledrino ce la fa: e il giorno dopo l’operazione va a buon fine.

Pian piano Creedance si rimette al meglio ma Hassing non ripone su di lui chissà quali aspettative: troppo piccolo, troppo delicato, troppo tutto… Tuttavia riesce a venderlo a uno dei centri di allevamento e di commercio e di preparazione di cavalli sportivi più importanti del mondo: il Vdl Stud della famiglia van de Lageweg. Wiepke van de Lageweg, il padre fondatore di questa formidabile azienda olandese produttrice di cavalli di eccellenza, aveva iniziato la sua grande storia con Nimmerdor, quando questo stallone che sarebbe divenuto tra i più importanti del mondo aveva solo due anni: e poi da lì un successo dietro l’altro fino a raggiungere una dimensione davvero favolosa a livello internazionale. Il Vdl Stud dunque acquista Creeedance, ma anche la famiglia van de Lageweg non rimette su di lui una grande considerazione: e così per il piccolo figlio di Camantha inizia un viaggio continuo da un acquirente all’altro prima in Olanda, poi in Francia. Senza mai trovare un momento di giusta valorizzazione.

Il lungo peregrinare da una scuderia all’altra conduce infine l’ancor giovane Creedance alla tappa determinante della sua vita e carriera di cavallo sportivo: in Belgio, presso un’altra grande scuderia di commercio, la Stephex Stables di Stephan Conter, quella per cui oggi monta il formidabile cavaliere azzurro Lorenzo de Luca insieme a Daniel Deusser, Jonna Ekberg, Petronella Andersson. Proprio quest’ultima è incaricata di montare Creedance per la prova al suo arrivo: Petronella si trova in sella a un cavallo piccolo, sì, ma scatenato e pieno di energia, difficile da controllare, che se la porta su e giù lungo il campo ostacoli, una specie di furia incontenibile… L’amazzone svedese trasecola quando viene a sapere che il cavallo che sta montando ha sette anni e non quattro come lei immaginava ritenendolo un puledro praticamente appena domato! Ma se la conduzione e la gestione sembrano un problema, non così il salto: Creedance passa gli ostacoli in modo spettacolare, tanto che Stephan Conter non ha dubbi e ne conferma l’acquisto.

Petronella Andersson così continua a montare questo sauro tutto fuoco e impeto, rendendosi conto però che con il passare dei giorni pian piano le cose migliorano: e comunque senza mai aver alcun problema circa le dimensioni e la natura degli ostacoli da saltare… il problema, semmai, è quello che succede tra un ostacolo e l’altro. Un cavallo piccolo, dunque, ma di fortissima personalità, dal carattere focoso e di volontà predominante. Non facile, insomma, benché la sua qualità sul salto sia indiscutibile.

Siamo quindi nel 2014. Dopo alcuni mesi durante i quali Petronella Andersson si è applicata al meglio su Creedance portandolo anche in gara nelle categorie riservate ai cavalli giovani, arriva in scuderia a Wolvertem il cavaliere statunitense Kent Farrington. Per provare alcuni cavalli. Per Petronella è perfino quasi imbarazzante rendersi conto che Farrington avrebbe montato anche Creedance: il quale aveva ancora un buon numero di sgroppate e di fughe nel suo personale carnet… Cosa penserà mai Kent del mio lavoro… si preoccupa tra sé e sé Petronella.

Ma non appena Farrington monta sulla sella di Creedance succede una di quelle cose che fanno essere l’equitazione una magia, prima ancora che uno sport. Creedance sembra infatti aver istantaneamente trovato il suo cavaliere: e Farrington sembra aver trovato il suo cavallo! Come se in quel momento si stesse materializzando l’unione di due metà fino ad allora tenute separate quasi forzatamente. Per carità: non che Creedance si tramuti in una pecorella timorata, ma il punto è che Farrington con cavalli del genere ci si trova a occhi chiusi, grazie a una formazione di cavaliere avvenuta durante la sua giovinezza in sella prevalentemente a purosangue impegnati in pista e in corsa.

Scatta la scintilla, insomma. Una scintilla destinata a innescare… un incendio! Nel 2016 Farrington e Creedance vincono insieme tre Gran Premi internazionali a quattro e cinque stelle e conquistano molti piazzamenti di vertice. Farrington si ritrova ad avere un’arma formidabile in una scuderia già molto ben fornita, e… beh, la storia la sappiamo, no? Nel mese di maggio 2017 Kent Farrington diventa il cavaliere numero uno del mondo salendo al primo posto della computer list della Fei e rimanendovi fino a oggi senza alcuna interruzione… Ebbene, di cosa si parlava all’inizio? Della potenza della musica rock, giusto? Ecco: appunto.