Disposta l’autopsia sulla cavalla Valkyrie

Da La Nazione: l’Unire, come vuole la prassi, effettuerà le analisi antidoping. Messaggi di dolore da tanti appassionati di tutta Italia 

Montecatini, 12 agosto 2018 – Ha suscitato profondo dolore tra i tanti appassionati di ippica della Valdinievole, e anche di moltre altre parti d’Italia, la morte in pista di Valkyrie, la cavalla saura morta nell’ultima corsa di giovedì notte all’ippodromo Sesana. Eventi come questi per fortuna sono rari, ma provocano senza dubbio un grande dispiacere per chi ama questi splendidi animali e segue da vicino le loro gare.

La scomparsa del mezzosangue si è consumata in pochi attimi, senza lasciare scampo. Durante la corsa, all’improvviso, Valkyrie ha iniziato a respirare male, mostrando difficoltà. Il driver Alessio Vannucci ha provato a condurla fuori dalla pista, ma il cavallo pochi attimi dopo è caduto a terra ormai privo di vita. A constatarne il decesso è stato Armando Del Rosso, veterinario montecatinese, figlio dell’ex sindaco Enrico, in servizio giovedì sera all’ippodromo Sesana. Il cuore si era fermoto e da altri segni esterni è apparso subito chiaro che Valyrie era già morta pochi attimi prima di crollare a terra. Del Rosso, laureato all’università di Parma, vanta un’esperienza trentennale nel settore ed è specializzato in ortopedia e clinica dell’animale. Dall’inizio di quest’anno è anche entrato a far parte della commissione veterinaria del palio di Fucecchio e in passato ha lavorato anche alla Giostra dell’Orso di Pistoia.

Un altro veterinario, incaricato dell’ente nazionale Unire (cui compete per legge controllare e valutare le strutture di allevamento, allenamento, addestramento e gli ippodromi) invece ha effettuato una serie di prelievi sulla cavalla ormai priva di vita per effettuare, come vuole la prassi in casi del genere, i test antidoping. Valkyrie con ogni probabilità è «affogata» durante la corsa. La grande foga con cui la trottatrice stava tirando deve aver causato l’aneurisma che in pochi attimi l’ha condotta alla morte.

Valkyrie, come ha raccontato ieri al nostro giornale il driver Alessio Vannucci, era sempre stata difficile dal punto di vista caratteriale. Per questo il proprietario Edy Moni gli aveva affidato il compito di montarla a sella tre volte alla settimana, un metodo di allenamento per cercare di renderla più tranquilla, senza inficiare le sue prestazioni sulla pista. Ma anche questo non è servito a salvarla dal suo triste destino. Purtroppo, nell’arco di appena 40-50 secondi, la fine di Valkyrie si è consumata sulla pista del Sesana.

Da La Nazione