Elezioni Fise 2017: Mauro Checcoli si ritira

Dopo aver lanciato la candidatura alla presidenza della Fise con lo scopo di indurre gli altri due candidati a un accordo tra loro, l’ingegnere bolognese – presidente della Fise dall’88 al ’96 – si ritira: e spiega perché

Bologna, 12 gennaio 2016Mauro Checcoli ritira la sua candidatura alla presidenza della Fise. Ecco di seguito il comunicato con il quale ne dà notizia.

“Come è noto, su invito degli amici dell’Accademia Caprilli, avevo posto la mia Candidatura a Presidente della FISE con lo scopo dichiarato di indurre i due candidati ‘veri’ Vittorio Orlandi e Marco Di Paola a raggiungere un accordo per il bene del nostro sport. Ho avuto la disponibilità di entrambi a parlarne ma, mentre con mia grande soddisfazione pareva che l’accordo fosse possibile, purtroppo Vittorio Orlandi non ha accettato, nonostante che sia Marco Di Paola che io stesso avessimo accettato di assumere come Programma comune quello presentato da Orlandi nel  2015. Peccato !

Ho insistito fino all’ultimo, con molta amicizia e rispetto per Vittorio, ma non ho avuto successo. L’orgoglio personale ha prevalso.

A questo punto, avendone discusso con i miei amici e compagni dell’Accademia e sempre per amore della nostra equitazione e delle sue potenti e vivissime radici, ho raggiunto un accordo con Marco Di Paola: si è impegnato ad affiancare e sostenere la nostra dura battaglia per conservare al nostro sport e a tutti noi i Pratoni del Vivaro, palestra insostituibile per un’equitazione seria e di alto livello tecnico che ci è invidiata in tutto il mondo, tutto ciò senza costi per la FISE contrariamente a quanto falsamente viene detto. E’ vero invece che l’Accademia Caprilli ha trovato grazie al suo impegno finanziamenti da parte del CONI e di altri Enti.

Si è anche impegnato ad un serio progetto di ricostruzione organizzativa della FISE, riannodando i rapporti ora interrotti, con la base delle Società, degli Istruttori di tutte le discipline, dei Cavalieri e dei Giudici di tutte le discipline. Si è impegnato con noi per non considerare gli istruttori dei contribuenti da spremere, ma dei componenti fondamentali della FISE, perno del nostro sport, cui dedicare cure, programmi e attenzione. Bisogna riportare nella FISE, con opportune azioni ed eliminazione degli sprechi, tutti i Clubs che ne sono usciti, gonfiando Leghe e Associazioni di ogni tipo.

Ringrazio i molti che mi hanno chiamato per darmi il loro sostegno, nonostante non abbia certamente fatto campagna elettorale. Mi hanno dimostrato, dopo tanti anni, che il mio lavoro di Presidente della FISE dal 1988 al 1996 era ancora apprezzato e questo mi ha fatto molto piacere. La fiducia che mi hanno espresso in modo così forte e sentita mi spinge ancora di più a dare il mio sostegno a Marco Di Paola e a invitare chi aveva pensato a me di votare per lui.

Gli auguro di avere successo e di mantenere dritta la barra dei suoi programmi.

Avevamo con gli amici dell’Accademia Caprilli, due anni fa, sostenuto Vittorio Orlandi, nel nome di una lunga consuetudine di decenni di sport, ma non abbiamo più fiducia in lui e nel suo stretto entourage, per molti gravi motivi che non vogliamo qui ricordare, per non sollevare sterili polemiche, ma che possiamo ampiamente dimostrare.

Voltiamo pagina e puntiamo su Marco Di Paola per tornare sul podio delle grandi gare, come compete a un grande Paese come il nostro, patria dell’equitazione razionale e vincente”.