GB: la Regina di cavalli se ne intende davvero

Trent’anni fa Elisabetta II durante il Trooping the Colour notò un atteggiamento particolare nel cavallo del comandante della cerimonia, il colonnello John Clavering…

Londra, giugno 2016 – Ne abbiamo parlato tante volte dell’amore di Elisabetta II di Gran Bretagna per i cavalli: la passione di una vita, ma in quanti pensano che lei davvero ne capisca qualcosa? può anche essere facile speculare che sì, le piacciono ma poi ha uno stuolo di gente che se ne occupa al posto suo, certo non vive in scuderia e sono solo un passatempo, una distrazione per lei.

Ovviamente una cosa del genere si può credere solo se non si conosce la costante, fedelissima attenzione di The Queen per i suoi animali in generale e i cavalli in particolare: una attenzione nutrita di studio e pratica sul campo, che ancora oggi Elisabetta II passa un bel po’ di tempo in scuderia o tra i suoi beniamini.

Una attenzione e un interesse che sono resi molto evidenti da un episodio occorso nel 1986 e reso noto da uno dei due protagonisti solo adesso.

Era il giorno del Trouping the Colour, uno dei tradizionali omaggi per il suo compleanno ed Elisabetta, come sempre visto il suo carattere diligente, osservava attenta ogni particolare . Notò che il cavallo del comandante della cerimonia, il colonnello John Clavering, si atteggiava in un modo particolare nonostante il momento ufficiale e la concentrazione che richiedeva: aveva lasciato scendere il posteriore destro quando era fermo sugli appiombi, nel momento di pausa subito dopo l’ammassamento dei reparti.

Una cosa da nulla solitamente, ma per l’occhio addestratissimo della Regina non era  normale in un cavallo che sapeva essere immerso in una atmosfera così particolarmente coinvolgente – suoni, musiche, ordini, tanti cavalli insieme e quella tensione che sempre prende i nostri amici con la criniera quando sanno di essere sotto gli occhi di tutti e dover dare il meglio di sé.

Al ricevimento successivo, Elisabetta si preoccupò di chiedere al colonnello Clavering come stesse il suo Bugle Boy (sì, sapeva anche coe si chiamasse quel cavallo!), e osservò che alcune volte quel particolare modo di rilassare il posteriore era  segnale di qualche disordine cardiocircolatorio.

Il colonnello Clavering la rassicurò, non era mai stato notato nessun problema di salute nel suo bel baio robusto, che aveva 25 anni e una lunghissima esperienza di cerimonie ufficiali alle spalle.

Ma 5 settimane dopo Bugle Boy morì. Successe durante la sfilata per il matrimonio del principe Andrea e Sarah Ferguson: il colonnello e Bugle Boy erano schierati con gli altri mentre passavano le carrozze del corteo, e Clavering improvvisamente sentì che il cavallo si appoggiava con i posteriori alle transenne che aveva dietro di sé. Rimase immobile in attesa che sfilassero tutti, ma anche Bugle Boy stava aspettando la stessa cosa evidentemente, e crollò a terra subito dopo il passaggio dell’ultimo legno.

Il colonnello rimase incastrato sotto di lui, vennero entrambi soccorsi immediatamente ma per Bugle Boy non ci fu nulla da fare: aveva acuto una attacco cardiaco fatale, e le uniche avvisaglie che aveva dato erano state quel posteriore rilassato durante il Trouping the Colour perla sua Regina e alcuni passi indietro rifiutati durante le prove in caserma, ma che al momento giusto davanti a Elisabetta II eseguì in modo immacolato.

Eppure lei, Elisabetta II, qualcosa di strano l’aveva notato.

La notizia originale

11 giugno 2016