Germania: è autunno, arrivano gli inviti alle aste della Performance Sales International

Si prepara al XXXVI edizione delle prestigiose auction di soggetti per jumping e dressage selezionati da Paul Schockemohle e Ullrich Kasselman; ne parliamo con Juan Miguel Febrer

Ankum, ottobre 2015 – Il 5 e 6 dicembre prossimi ad Ankum, in Germania, si celebrerà il XXXVI appuntamento con le aste della Performance Sales International: più che una azienda una vera e propria città dei cavalli, dove Paul Schockemöhle e Ullrich Kasselman  allevano, addestrano, acquistano e vendono cavalli rispettivamente specializzati nelle discipline salto ostacoli e del dressage.

Una esperienza che ogni cavaliere dovrebbe vivere, anche se non ha intenzione di fare shopping per la scuderia: prima di tutto perché è un evento internazionale, al quale partecipano tutti i maggiori professionisti del settore; poi perché è organizzato in un modo impeccabile – e fa sempre bene vedere come si dovrebbero fare le cose.

Ci facciamo raccontare da Juan Miguel Febrer, consulente di Paul Schockemöhle, il lavoro di preparazione che c’è dietro questo evento: “Paul e Ullrich hanno avuto questa idea 36 anni fa. Ogni anno tengono d’occhio tutti i campionati dei giovani cavalli. Paul si occupa di quelli da salto ostacoli, Ullrich di quelli da dressage: è una mole di lavoro notevole, i 25 che alla fine scelgono sono quelli ritenuti migliori tra almeno un centinaio di puledri. Durante l’anno gli altri vengono via via venduti, rimangono solo i migliori: e sono loro quelli che troverete all’asta di Ankum ai primi di dicembre”.

Facciamo un veloce calcolo a mente, un vero esercito di cavalli quello che è passato da queste scuderie…

“Sì, e Paul se li ricorda tutti per nome, di ognuno sa dire la genealogia a memoria e anche il curriculum sportivo. Non so come faccia, ha un computer in testa”.

E lei invece cosa ricorda di questi cavalli?

“A me rimane impresso il gesto del cavallo, la sua qualità sul salto. E’ la cosa che mi dà l’impressione più forte, se li guardo nel box magari non li riconosco nemmeno ma se li vedo saltare ecco – ritrovo tutti i miei ricordi”.

E’ solo una questione di computer, in fondo: ognuno ha il proprio archivio dati.

1 ottobre 2015