Gli incerti del mestiere: Vasco, siamo tutti con te!

Un incidente, per fortuna senza conseguenze, cui possono andare soggetti tutti i giornalisti che si occupano di cavalli: perché sono tutti buonissimi, per la carità…ma ogni tanto c’è qualcosa di nuovo che li infastidisce e allora sono guai, per il volenteroso cronista

Roma, febbraio  – Vasco Pirri Ardizzone è un collega della Rai incappato in quello che tutti noi, scribacchini di ambito equestre, paventiamo nel nostro subconscio: il cavallo buono, buonissimo…fino a quel momento,

Perché capita a volte che, per dare un po’ di colore all’intervista o al servizio, ti propongano di montare in sella.

Che uno sia o meno cavaliere di vaglia non ha importanza, la prima cosa che cerchi di fare è capire se il soggetto che ti viene sottoposto è adatto alle tue capacità ed esigenze del momento: porre una domanda diretta ai responsabili del cavallo viene spontaneo ma non è sempre il modo migliore per accertarsene.

Perché stai sicuro che il cavallo in questione sarà sempre bravo, anzi: buonissimo.

E certamente lo è,in condizioni normali: ma con le telecamere lì di fronte, robe nere e ronzanti con dietro nascosto un tizio che perché si nasconde, poi?

Sarà pericoloso,  per questo che si nasconde lì dietro. E quest’altro che mi si  è arrampicato sopra, che è quel’accidenti che ha in mano, il microfono????

Ronza, fa rumori strani, non mi piace non mi piace…..via, meglio liberarsene subito.

Per fortuna che c’è il replay – e anche la possibilità di tagliare le scene meno felici.

Coraggio Vasco, siamo tutti con te!

Per la cronaca, nessuna conseguenza fisica per il giornalista.

Qui il video

2 febbraio 2016