Gran Bretagna: un poliziotto promettente, sebbene si chiami Brian

Il giovanotto in questione è un bel cavallone di sei anni dal nome considerato troppo poco bellicoso dai suoi futuri superiori: insorgono i Brian britannici

Londra, febbraio 2015 – Colpiti nell’orgoglio: così si sentono i Brian d’Albione (ex-colonie incluse, noi abbiamo letto la notizia su HorsetalkNz) dopo che i futuri superiori del loro ononimo baio hanno dichiarato che il cavallo va benissimo e promette di diventare un ottimo elemento, ma quel nome non s’ha da tenere.

E’ infatti normale prassi per la Polizia inglese cambiare nome ai soggetti arruolati nei suoi ranghi e dar loro quello di qualche eroe guerriero dell‘epica nordica ma non solo – vanno forte i Cesar, gli Odino e i Thor ad esempio.

Ma stavolta con Brian è scoppiato un caso nazionale: si sono mobilitati Brian televisivi, attori e anche un Brian vincitore di una edizione inglese de Il Grande Fratello, tutti concordi nel dire che Brian è un ottimo nome per un cavallo, per niente da femminuccia.

Il più tranquillo in tanta confusione mediatica è proprio lui, il Brian baio Shire Frisone che pesa circa una tonnellata: sta affrontando le sei dure settimane di tirocinio che selezionano gli aspiranti al ruolo, i suoi istruttori lo descrivono come coraggioso e affidabile.

Anche se quelli della Polizia sono convinti che ad un cavallo piaccia poter esibire un nome da duro quando deve affrontare torme di hooligans fuori da uno stadio o infilarsi in un sottopassaggio buio ed echeggiante per inseguire qualche malintenzionato, stanno cominciando a prendere in considerazione l’idea di farlo rimanere un Brian: alla fine, sembra che siano comunque molto combattivi e anche apprezzati in quanto tali.

E comunque Brian sarà sempre meglio che Richard

15 febbraio 2015