Hong Kong: si alza il sipario sul Masters Grand Slam Indoor 2015

I migliori cavalieri al mondo scendono in campo questo weekend per aggiudicarsi il ricco GP del CSI5* levantino. Obiettivo numero due: il bonus previsto per le tre vittorie consecutive, con Los Angeles e Parigi

Hong Kong, febbraio 2015 – Hanno viaggiato sull’ Emirates Boeing 777F i cinquantotto cavalli decollati da Liège, in Belgio, e che ora sono ospitati nelle scuderie AsiaWorld Expo di Hong Kong in vista del primo appuntamento con il Masters Grand Slam Indoor 2015 in terra d’Oriente.

Al loro fianco ci sono, ovviamente, i migliori cavalieri al mondo, pronti a scendere in campo per la terza edizione del CSI5* in programma dal 13 al 15 febbraio: ci sarà, così, il numero uno al mondo, il britannico Scott Brash, seguito dal numero due, Ludger Beerbaum e poi Kevin Staut, Roger Yves-Bost, John e Michael Whitaker, Gerco Schröder e il vincitore dell’edizione 2014, lo svedese Henrik von Eckermann, mentre, per l’Italia, sono presenti Emanuele Gaudiano e Piergiorgio Bucci.

Sei le gare in totale per un montepremi complessivo da più di 800mila euro a cui, da quest’anno, si aggiunge il bonus del Grande Slam, dopo il riconoscimento FEI del circuito ideato da Christophe Ameeuw nella formula “tennistica” e già traslata nell’equitazione da Rolex.

Tredici ore di volo e i diecimila chilometri di distanza non hanno intimidito dunque i top riders, allettati dalla possibilità di aggiudicarsi la vittoria del Longines Hong Kong Masters.

Dopo Los Angeles, lo scorso settembre, e Parigi, a dicembre a chiusura dell’anno, il glamour e lo sport di alto livello saranno protagonisti nel Sol Levante, dove sono attesi questo weekend 50mila spettatori.

La sfida del Grande Slam è dunque aperta: chi riuscirà – se ci riuscirà – ad aggiudicarsi consecutivamente i tre Gran Premi di Hong Kong, Los Angeles e Parigi potrà aggiungere alla già esorbitante vincita l’extra previsto dal valore di un milione di euro.

Nel caso in cui ci fossero “solo” due vittorie anziché tre, il circuito mette in palio 500mila euro di “consolazione” e 250mila nel caso non siano di fila.

11 febbraio 2015