Horse Painting 2018: cavalli e arte uniscono il Mediterraneo

Unire il Mediterraneo con l’arte e i cavalli è l’obiettivo dell’evento internazionale Horse Painting 2018 dell’11 agosto 2018 ospitato dal Centre Hippique Mahdia unisce il Mediterraneo

Mahdia (Tunisia), 27 luglio 2018 – Il Mediterraneo, i cavalli, l’arte e un evento che sottolinea come “quel mare” posso essere un ponte fra culture a sostegno dell’infanzia, della disabilità e della diversità e non solo un “luogo” per la tratta di dei diritti umani strumentalizzate dalla politica internazionale. Horse Painting 2018, organizzato dalla istrionica Gabriella Incisa di Camerana presso il Centre Hippique di Mahdia, è in programma l’11 di agosto. Riportiamo la presentazione dell’appuntamento internazionale a Paola Iotti, autrice di libri a tema cavallo.

“HORSE PAINTING, l’evento internazionale a sostegno dell’infanzia, dell’handicap e della diversità promosso dall’associazione “Centre Hippique Mahdia”, utilizza l’arte come un mezzo efficace per creare una profonda solidarietà tra i popoli, in un costante desiderio di aprirsi al mondo. L’iniziativa si basa sull’idea che schiudersi alla cultura dell’altro è un modo per meglio conoscerlo e, di conseguenza, accettarlo in un’integrazione biunivoca.

Questo happening si ispira all’universo artistico di Luca Ronconi, il compianto regista scomparso tre anni fa e nato a Sousse, in Tunisia.  La “scena” di HORSE PAINTING è suddivisa infatti in diverse aree di gioco simultanee in un gigantesco affresco in cui il pubblico è immerso come parte attiva.

Una “scenografia” labirintica in cui i diversi “attori” (pittori, poeti, cavalieri e pubblico) coesistono nello stesso spazio come negli spettacoli fieristici che un tempo si svolgevano nelle piazze e sui sagrati delle chiese. Le attività-laboratori sono molteplici e i partecipanti-pubblico decidono dove e come partecipare, rimanendo al centro dello spettacolo, nel cuore della festa e delle diverse attività artistiche.

Il senso del meraviglioso nasce, inoltre, sia dalla possibilità di interagire con giocattoli di una volta, che animano uno dei laboratori inducendo alla regressione infantile, sia di assistere, dal vivo, alla nascita di un’opera artistica su cavalletti mobili e vivi: i cavalli-attori. Un’emozione coinvolgente in cui il divertimento non è un fatto marginale per questo evento importante non solo dal punto di vista artistico ma sociale.

Un viaggio che parte dalla Tunisia e si snoda, grazie alla partecipazione di diversi centri ippici italiani, attraverso l’eredità ellenica della Sicilia, quella nuragica della Sardegna per approdare, dopo la magia naturalistica del centro Italia, al “caustrum” taurinense edificato là dove la leggenda narra di Eridano (antico nome attribuito al fiume Po), figlio di Fetonte, e di una suggestiva quanto improbabile ipotesi di un’origine risalente all’antico Egitto.

«Dedico questa quarta edizione di Horse Painting  a Onci, il cavallo che per 26 anni è stato la mia Musa ispiratrice, di vita e di lavoro – confessa con la voce strozzata Gabriella Incisa di Camerana, presidente dell’associazione tunisina organizzatrice di questo evento – il dolore di non averlo più fisicamente accanto a me è compensato dal ricordo che sta lasciando a tutti quelli che, come me, mettono la solidarietà come capofila delle proprie priorità»

HORSE PAINTING, edizione 2018, è un’animazione che commemora il viaggio compiuto dai pescatori della città ligure di Pegli, nel 1543, ai quali venne concesso di esercitare l’attività di pesca e commercio del corallo grazie al trattato siglato tra il Re di Spagna Carlo V e il Sovrano di Tunisi. La rievocazione storica della traversata, che si svolgerà l’estate prossima, ripercorrerà in barca a vela le rotte seguite prima dai pescatori pegliesi e poi dai loro discendenti. E dalla capitale ligure un altro suggerimento unirà queste diverse manifestazioni: la tela di jean.

Genova, famosa fin dal Medioevo per la sua produzione tessile e favorita dalla vivacità dei commerci marittimi, lega infatti, indissolubilmente, il suo nome al tessuto più famoso dell’età moderna. I suoi fustagni, stoffe di cotone tessute con lino o lana, soprattutto quelli tinti in blu, colore adatto per gli abiti dei marinai e per l’abbigliamento popolare, sono apprezzati in tutto il mondo con un nome derivato da quello della città: jean o jeane. E la testimonianza, forse unica al mondo, per chiarirne l’origine è rappresentata dai Teli della Passione dipinti nel 1538 su tessuto di lino tinto con il blu indaco ed esposti presso il Museo Diocesano di Genova, detti anche “taledda” o “tuluni” in Sicilia.

Storie intrecciate e affascinanti, che meritano ulteriori approfondimenti al punto da diventare protagoniste grazie alle tele-coperte, realizzate appunto in tela jean, che a cominciare da Mahdia, sabato 11 agosto alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, dottor Lorenzo Fanara, saranno dipinte e decorate anche in diverse regioni italiane che hanno aderito a questo progetto a cominciare dalla Liguria, Sardegna e Sicilia, tappe della commemorazione storica in barca a vela, Sulla Rotta del Corallo.”