I cavalli di Persano tornano a corte: nella reggia borbonica di Carditello

Firmato il protocollo di intesa tra la Fondazione Real Sito di Carditello e l’Associazione Equitazione Italiana a Carditello;  i cavalli della Razza Governativa di Persano (li potete nel video d’epoca), allevati dal Principe Alduino di Ventimiglia, saranno ospitati all’interno del Sito borbonico e contribuiranno a recuperarne l’antica vocazione

Caserta, 19 novembre 2018 –  Tornano i cavalli di razza Persano alla Reggia Borbonica di Carditello, ubicata a San Tammaro (Caserta).

È stato infatti firmato il protocollo di intesa tra la Fondazione Real Sito di Carditello  e l’Associazione Equitazione Italiana a Carditello; grazie all’accordo i cavalli della Razza Governativa di Persano, allevati dal Principe Alduino di Ventimiglia, saranno ospitati all’interno del Sito borbonico e contribuiranno a recuperarne l’antica vocazione.

La ‘Real Razzà fu selezionata dai Borbone per affrontare le battaglie con esemplari resistenti e veloci ma anche caratterizzati da grande eleganza, forza e leggerezza, dal profilo della testa, dagli arti longilinei e robusti e dal collo inarcato.

Dopo l’arrivo della mandria di circa trenta esemplari, coinciso con l’appuntamento del 14 ottobre 2018 dedicato all’ippoterapia, la Fondazione ha voluto che la presenza dei cavalli fosse un elemento di arricchimento dell’offerta al pubblico.

Un’azione ritenuta «indispensabile per recuperare la funzione originaria della tenuta borbonica edificata come luogo di allevamento degli esemplari equini più adatti alla caccia e al combattimento» ha dichiarato il Presidente Luigi Nicolais. «Oggi – ha proseguito – il ruolo del cavallo è molto cambiato nella società ma conserva un valore inestimabile nel recupero delle conoscenze legate al nostro patrimonio immateriale.

Ci auguriamo che in futuro la permanenza di esemplari equini della ‘Real Razzà possa favorire la ricerca in campo veterinario e zootecnico. Senza dimenticare la bellezza che riscopre questo luogo grazie alla presenza della mandria, uno splendore che gradualmente intendiamo restituire alla comunità».

Il protocollo di intesa ha durata di un anno, prorogabile, ed è lo strumento attraverso il quale la Fondazione intende riproporre una parte delle attività che avevano ispirato la nascita e la vita del complesso monumentale, promuovendo innovative forme di valorizzazione compatibili con le caratteristiche e la storia del Sito.

«Questo accordo – ha commentato il Direttore Roberto Formato – è solo l’inizio di un percorso importante per la Reggia che riscopre una delle sue funzioni più significative.

Con il Principe Alduino di Ventimiglia è già in atto una riflessione sul programma di attività con i cavalli dedicato alle famiglie e ai bambini per ampliare l’offerta turistica della Fondazione e per riproporre più spesso appuntamenti specifici di ippoterapia».

Agenzia ANSA