I Vigili del Fuoco portano l’acqua ai cavalli di Forca Canapine

Dopo il terremoto, la siccità: un’altra piaga per allevatori e agricoltori del Centro Italia a cui la mancanza d’acqua sta causando ulteriori danni e difficoltà

Perugia,  6 giugno 2017 – Sembrano le piaghe d’Egitto, e speriamo che non siano proprio 10 come quelle di biblica memoria: il Centro Italia, dopo il terremoto, adesso deve patire per la mancanza d’acqua.

Perché il sisma ha fatto seccare molte fonti sui Monti Sibillini e la mancanza di precipitazioni delle ultime settimane sta ulteriormente peggiorando la situazione, tanto da costringere un allevatore di Forca Canapine (tra San Pellegrino e Norcia) a chiedere l’aiuto dei Vigili del Fuoco per abbeverare i suoi 40 cavalli e altri animali.

I Vigili hanno quindi portato una autobotte piena d’acqua sul posto risolvendo l’emergenza sete: ma si profila una estate dura per alcune delle zone già messe a  prova dal terremoto.

Salvo almeno per quanto riguarda le risorse idriche il Pian Grande. «Qui l’acqua per i nostri animali c’è, ma in altre zone sta diventando un guaio serio», spiega Augusto Coccia, già da tempo a Castelluccio con le sue vacche.

La mancanza di pioggia «sta invece accelerando la fioritura e se non pioverà a breve il rischio sarà quello di avere i prati fioriti solo per pochi giorni», secondo Gianni Coccia, il portavoce degli agricoltori.  

Fonte: Ansa