Il comandante Pani: l’inventore dei cavalieri in blu

Ci ha lasciato da qualche giorno la persona che ha creato la squadra di amazzoni e cavalieri che vestono la divisa dell’Aeronautica Militare: oggi una realtà affermata, ma solo grazie allo spirito di quest’uomo visionario e appassionato

Bologna, sabato 5 gennaio 2019 – Lo scorso 28 dicembre ci ha lasciato Giovanni Pani, 75 anni, una persona forte e dall’animo buono. «“Che problema c’è… adesso risolviamo tutto, non ti preoccupare”: ecco il suo atteggiamento nei confronti di qualunque difficoltà vera o presunta, per lui non esistevano problemi irrisolvibili», racconta Stefano Nogara, uomo che veste la divisa dell’Aeronautica Militare come cavaliere dal 1988. Grazie alla intraprendenza e alla passione di Giovanni Pani, allora tenente colonnello.

Racconta Stefano Nogara: «Stavo per finire il mio normale servizio di leva. Ero aviere al deposito sussidiario di bombe di Sanguineto, dopo aver fatto il Car a Macerata. Un giorno di aprile o forse maggio del 1988 mi chiama al telefono il tenente colonnello Pani. Mi chiede se mi andava l’idea di partecipare al campionato italiano militare di salto ostacoli che si sarebbe tenuto di lì a poco al Parco Novi Sad di Modena rappresentando i colori dell’Aeronautica. Io rispondo di sì, ovviamente. Faccio quindi il campionato e… vinco, in sella a Lagrain: unico cavaliere in uniforme blu… È stata una cosa un po’ scioccante per l’ambiente militare: non si era mai visto prima di quel momento un cavaliere in divisa blu… Visto questo ottimo risultato, Pani mi dà un permesso per partecipare ai concorsi internazionali di Catania e Palermo in autunno: ormai mancavano proprio pochi giorni al mio congedo. Però ecco che mi chiama di nuovo il colonnello Pani: questa volta mi chiede se sono d’accordo nel prorogare il mio congedo, perché così avrei potuto partecipare al Campionato del Mondo militare di Fontainebleau, in Francia. Io non avevo una gran voglia di ritardare il congedo, però d’altro canto l’occasione era molto allettante. Quindi ok per la proroga. Ed è stata una ottima decisione: a Fontainebleau siamo andati io per l’Aeronautica, Andrea Desii per i Carabinieri, Stefano Scaccabarozzi e Salvatore Oppes per l’Esercito… e abbiamo vinto la medaglia d’oro a squadre! Non solo: io l’argento individuale. Si è creato così un certo entusiasmo: e Pani mi ha cominciato a prospettare l’idea di dar vita a una vera e propria sezione dedicata allo sport equestre. È cominciato tutto così… e dura ancora oggi. Il comandante Giovanni Pani era una persona alla quale sarebbe stato impossibile non voler bene. Impossibile».

Certo, una grande idea quella di Giovanni Pani. Pensate: oggi Lorenzo de Luca, Luca Marziani, Giulia Martinengo Marquet, Emilio Bicocchi, Giampiero Garofalo, Francesca Arioldi, Aurora Bortolazzi in salto ostacoli, più Vittoria Panizzon e Stella Benatti in completo… stelle dell’equitazione azzurra. E prima di loro? Beh, un elenco la cui redazione è rischiosa perché si può sempre rimanere vittime di qualche involontaria dimenticanza… Comunque ci proviamo: Jerry Smit, Francesco Girardi, Alain Leusch, Ferdinando Acerbi, Loris Puiatti, Norbert Vaccari, Giuseppe Frazzi, Gianluca Quondam, Luca Orsini, Davide Gorla, Antonio Sanfelice di Monteforte, Fabio Fani Ciotti, Massimo Olivieri, Massimiliano Orlandi, Simone Sed, Luca Veschi, Fabio D’Aquila, Dario Licandro, Maria Elena Panetti, Eleonora Zorzetto, Paolo Mencolini, Gianluca Fortinelli, Aldo Croce, Luisa Palli, Andrea Cincinnati, Beatrice Borin. Tutti in divisa blu e stivali… Oggi per noi una cosa normale, normale anche per tutto il mondo del salto ostacoli internazionale grazie soprattutto alle imprese di Lorenzo de Luca, Luca Marziani, Giulia Martinengo Marquet ed Emilio Bicocchi: ma è una cosa che ha inventato Giovanni Pani, e che prima della sua invenzione semplicemente non esisteva. Un uomo al quale era impossibile non voler bene.