Il Palio di Provenzano 2017 è della Giraffa

Dopo una soffertissima mossa, tenuta sotto scacco dal cavallo della Tartuca che non ne ha voluto sapere di entrare fra i canapi, la carriera è stata vinta dalla Imperiale Contrada della Giraffa che montava Scompiglio su Sarbana, femmina baia di 6 anni 

Siena, 2 luglio 2017 – Dopo una mossa interminabile il Palio di Provenzano 2017 va alla Imperiale Contrada della Giraffa, che con Sarbana (baia mezzosangue di origine sarda di 6 anni appartenente a Simone Giraldi), montata da Jonathan Bartoletti detto Scompiglio porta in via delle Vergini il drappellone dipinto da Laura Brocchi e dedicato ai 200 anni del Teatro dei Rozzi.

La carriera è stata corsa al limite della disponibilità di luce a causa del rifiuto di entrare fra i canapi del cavallo della Tartuca, Tornasol (castrone baio esordiente di 5 anni) montato da Luigi Bruschelli: probabilmente sfuma così una delle ultime possibilità per il già 49enne Trecciolino di raggiungere il record del mitico Andrea Degortes detto Aceto, che al suo attivo ha 14 successi sul tufo di Piazza del Campo contro i 13 di Bruschelli. Il 36enne Scompiglio è invece al suo 5° Palio vinto.

Dopo un’ora di tentativi (la mossa governata dall’ottimo Fabio Magni, ex completista, era partita alle 19 e 42 minuti) Trecciolino smonta da Tornasol, che ha rifiutato categoricamente di allinearsi nella sua posizione: nemmeno un canterino di alleggerimento e il suo barbaresco che lo accompagnava a mano erano serviti a convincerlo: da notare che il cavallo proviene dalla scudera dello stesso Trecciolino, che quindi lo conosce molto bene.

Nessun incidente ai cavalli duranti la carriera, una caduta per Sebastiano Murtas che montava la grigia Querida de Marchesana (quale nome più consono per il barbero della Torre?) che però ha tranquillamente terminato scossa la sua corsa di esordio in Piazza.

Due cose che vogliamo sottolineare: l’impeccabile telecronaca in diretta su Rai2 di Annalisa Bruchi e Maurizio Bianchini, due senesi Dop che non si sono fatti scompaginare dalla lunga attesa e sono riusciti a tenere viva l’attenzione degli spettatori anche in una situazione così particolare.

E poi l’ottima scelta dei barberi: vederli curvare a San Martino e al Casato a distanza di sicurezza dai materassi è stato un sollievo non da poco.

Più adatti alla Piazza, diciamocelo.

p.s. abbiamo corretto il nome del fantino della Torre, erroneamente indicato in un primo momento.