Il punto di vista di Vasco, Cavallo Agricolo Italiano da tiro pesante rapido

Raccontiamo sempre le nostre storie: stavolta proviamo a lasciar parlare qualcun altro…Vasco, Cavallo Agricolo Italiano da tiro pesante rapido

Milano, 26 marzo 2018 – Buongiorno, io sono di quelli che nitriscono e voi parlanti mi chiamate Vasco.

Sono un Cavallo Agricolo Italiano da tiro pesante rapido e lavoro coi ragazzi.

Sì, i vostri puledri, quelli lì che galoppano sempre pancia a terra  facendo un sacco di confusione ma non scalciano e che a guardarli non ci si annoia mai.

Ogni tanto li portiamo in giro a qualche Fiera, è sempre interessante: ce ne sono tanti altri come loro che stanno tutti  stretti sulle gradinate, una fila dopo l’altra su verso l’alto, tutte intorno al nostro posto riservato che di solito è un quadrato molto ampio, recintato e con un buon fondo di sabbia, comodissimo da trottarci se ne abbiamo voglia.

E son bene addestrati, sapete? quando lavoriamo coi nostri si zittiscono e non fanno rumore e alla fine battono le mani a tempo, tutti insieme, sono veramente bravi.

Voi vi chiamate uomini, ma ogni tanto usate anche  parole diverse e potrei confondermi.

Che noia queste parole, è così semplice non usarle: a dargli un nome mica cambiano le cose, sono sempre quelle.

Noi non le usiamo, vediamo quel che succede così com’è e ci basta, è importante quello che fai mica le parole con cui lo descrivi. Coi suoni esprimiamo le emozioni perchè quelle non si vedono ed è bello farle uscire  ma per il resto è sufficiente fare, che bisogno c’è di raccontare?

Ma parlavamo di uomini, il mio si chiama Silvia e stiamo sempre insieme.

Anche lei parla poco, forse è per questo che mi piace tanto: mi fa muovere come piace a me, trotto e galoppo  e inventa sempre qualche gioco nuovo per farmi sgranchire; mi prepara del lavoro da fare e questo mi fa sentire forte, se non potessi mai tirare un bell’attacco e non riuscissi a farlo come si deve mi sembrerebbe di essere morto.

E’  puntuale per il fieno e la biada, si ricorda di farmi a tocchetti mele e carote e mi dà di quelle grattatine con la striglia che non vi di-hi-hi-hi-hi-coooo…un Paradiso, veramente.

Quando siamo via non mi lascia mai troppo in mezzo alla confusione, prepara ogni volta un box per me con tanta segatura morbida e asciutta dove posso riposarmi e stare tranquillo quando ne ho voglia.

Sì, perché lei sembra che sappia quando sto bene fuori a vedere la gente e quando invece ho bisogno di stare in pace e anche se vi sembrerà sciocco ecco, io a volte ho davvero l’impressione che mi capisca: anche senza bisogno di parole.