Ippica: al Royal Ascot spicca l’Italia

Per gli inglesi, il meeting del Royal Ascot è come l’olimpiade dell’ippica e anche in questo caso ci sono gli italiani in prima pagina: uno su tutti Lanfranco Dettori, il fantino italiano ormai più famoso del mondo anche se ormai da circa 30 anni trasferitosi in Inghilterra.

Ascot, 20 giugno 2018Per gli inglesi, il meeting del Royal Ascot è come l’olimpiade dell’ippica e anche in questo caso ci sono gli italiani in prima pagina: uno su tutti Lanfranco Dettori, il fantino italiano ormai più famoso del mondo anche se ormai da circa 30 anni trasferitosi in Inghilterra.

Ieri si è tolto il gusto di vincere tutte e tre le corse cui ha partecipato con un triplo eccezionale anche se la cosa non costituisce una novità, visto che un’impresa simile gli era riuscita anche nel 2001. Ieri ha tagliato per primo il traguardo nelle St. James’s Palace Stakes con l’imbattuto Without Parole, non tragga in inganno il nome, in inglese con Parole si identifica la libertà su cauzione. A seguire ha vinto anche le Coventry Stakes (gr. 2) con Calyx e le Wolferton con Monarchis Glen, tutti e tre i cavalli sono allenati da John Gosden.

Con questa tripletta i suoi successi nelle varie edizioni del meeting del Royal Ascot ammontano ora a 59, un primato assoluto.

Nel pomeriggio c’è stata gloria anche per un altro fantino italiano ormai da tempo trapiantato nel regno unito: Andrea Atzeni, sardo di Oliena, che ha vinto un handicap con ben 19 concorrenti al via. Oggi si continua, in un truipudio di cappelini, tight, ma ovviamente di bellissime corse dove Dettori correrà da favorito con Cracksman in una delle corse più importanti dell’intero meeting.