Ippica: dal Mipaaft arriva una maximulta per Capannelle

187mila euro la sanzione che è stata emessa a carico di Hippogroup per aver “saltato” 18 giornate di corse nel periodo Gennaio- marzo di quest’anno.

Roma, 15 maggio 2019 Maximulta dal Mipaaft all’Ippodromo delle Capannelle (Roma). E’ infatti di 187mila euro la sanzione che è stata emessa a carico di Hippogroup per aver “saltato” 18 giornate di corse nel periodo Gennaio- marzo di quest’anno. Come si ricorderà la società che gestisce l’impianto capitolino aveva aperto un contenzioso con il Comune di Roma in merito alla gestione e pertanto non aveva svolto le giornate inserite nel calendario dal Ministero.

La motivazione del provvedimento risiede nel fatto che la “richiesta di Hippogroup Roma Capannelle srl avente ad oggetto la sospensione della programmazione di corse presso l’impianto di Roma per i primi tre mesi dell’anno 2019, nonostante avesse effettuato convegni di corse nel medesimo periodo da oltre tre anni, non era accoglibile in quanto l’interesse pubblico preminente è quello dell’approvazione di un calendario annuale delle corse, che preveda, nell’ambito dell’articolazione complessiva del medesimo, la programmazione continuativa di corse ippiche in una realtà come quella rappresentata dall’ippodromo delle Capannelle, al fine di non creare nocumento agli operatori ippici interessati.”

Per gli stessi motivi è stata multata anche la società che gestisce l’ippodromo di Torino, anche se per una somma di poco superiore ai 20mila euro, dal momento che le giornate “saltate”  in questo caso sono state solamente due. Nel decreto emesso dal Mipaaft si legge che la sanzione è stata applicata nella misura di un quinto del valore massimo previsto.

E’ una notizia accolta con comprensibile sorpresa da parte delle società interessate anche perché la sanzione arriva in assenza del contratto tra Ministero e Ippodromi che deve ancora essere firmato. Per questo e per altre motivazioni le due società hanno già annunciato una diffida al Mipaaft nell’ applicare la sanzione e un eventuale ricorso al Tar. In ogni caso non contribuisce a rasserenare in linea generale i rapporti tra le società di corse e il Mipaaft già di per se tesi ormai da mesi.