Ippica: grave la situazione per diversi ippodromi

Situazione ippodromi italiani sempre più ingarbugliata: mentre il Tar rifiuta il ricorso della Favorita di Palermo, la Sardegna rimane di fatto senza ippodromi a causa del decreto di classificazione emanato dal Mipaaf.

Bologna, 13 febbraio 2018 –  Situazione ippodromi italiani sempre più ingarbugliata: mentre il Tar rifiuta il ricorso dell’ippodromo di Palermo, la Sardegna rimane di fatto senza ippodromi a causa del decreto di classificazione emanato dal Mipaaf.

La Favorita rimarrà chiusa. Il Tar ha respinto il ricorso dell’avv. Massimiliano Mangano, presentato per ottenere la sospensione del provvedimento della Prefettura del capoluogo siciliano a seguito dell’inchiesta antimafia che ha causato, per la seconda volta in pochi mesi, la chiusura dell’impianto palermitano. 

Il decreto ministeriale sulla classificazione degli ippodromi ha fatto molto discutere soprattutto in merito alla situazione sarda. Nell’isola, infatti, in seguito al declassamento le realtà ippiche hanno subito un colpo durissimo.

Gianfranco Ganau, il presidente del Consiglio Sardegna ha chiesto dei chiarimenti al Ministro Maurizio Martina in merito al declassamento degli ippodromi sardi di Chilivani, Sassari e Villacidro.
“Il declassamento recentemente deliberato costituisca un duro colpo per le realtà ippiche isolane e pertanto chiedo di voler riesaminare le decisioni assunte, rivedendo quanto già stabilito nel decreto ministeriale in modo da restituire agli ippodromi sardi il giusto ruolo a livello nazionale“.

Al riguardo appare incomprensibile e del tutto ingiustificato il metodo adottato per effettuare la nuova classificazione delle strutture ippiche, quale si evince dalla lettura del citato decreto. Invero mi pare eccessivo aver elevato il volume delle scommesse sviluppato a criterio unico di valutazione, senza parametrarlo a elementi imprescindibili come la popolazione residente nel territorio e trascurando le problematiche connesse alle peculiarità geografiche di un’isola. Non va sottaciuto poi che, nonostante gli investimenti effettuati e programmati abbiano reso gli ippodromi sardi capaci di ospitare gare di ogni livello, le stesse prescrizioni ministeriali di fatto impediscano lo svolgimento delle competizioni in orario serale, diminuendo
così il numero delle gare e l’appetibilità delle scommesse
“. Continua Ganau nella lettera al Ministro del Mipaaf:

Ritengo, quindi, assolutamente ingiusto penalizzare gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro che, pur nel difficile contesto isolano, in questi anni hanno tanto investito sulla selezione della razza anglo-araba, sull’allevamento e sulla formazione delle professionalità correlate. Inoltre va tenuto conto che il settore dell’ippica e dell’allevamento del cavallo ha da sempre rivestito in Sardegna un ruolo particolarmente importante, non solo per la sua incidenza sull’economia dell’Isola, ma anche per il forte legame storico e culturale presente in tante manifestazioni folkloristiche, sportive e religiose, che richiamano in Sardegna numerosi turisti da tutto il mondo. È per tali motivi che la Regione Sardegna sta investendo per la tutela e il rilancio dell’allevamento dell’anglo-arabo e di tutta la filiera dell’ippica e che il Consiglio regionale, con l’intento di sostenere fattivamente questo comparto, si appresta a discutere un testo unificato delle proposte di legge presentate da consiglieri di diversi gruppi consiliari con l’obiettivo di salvaguardare e sostenere il mondo ippico sardo“.