Ippica: il Ministro Centinaio e il suo progetto

“Dopo un anno di blocco di questi fondi finalmente abbiamo trovato la via d’uscita e in questi giorni stiamo procedendo ai pagamenti soprattutto agli ippodromi che stavano chiedendo un intervento immediato proprio perché a rischio chiusura”.

Roma, 14 novembre 2018 – Trovare una soluzione, tagliare i tempi della burocrazia e procedere rapidamente ai pagamenti, queste le richieste del comparto ippico al nuovo Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio. Ieri, in un servizio andato in onda nell’edizione delle 20.00 del TG5 a cura di Manuela Riva, il Ministro Centinaio ha dichiarato: “Dopo un anno di blocco di questi fondi finalmente abbiamo trovato la via d’uscita e in questi giorni stiamo procedendo ai pagamenti soprattutto agli ippodromi che stavano chiedendo un intervento immediato proprio perché a rischio chiusura”. 
L’intenzione del Ministro va oltre la risoluzione della questione pagamenti: “Dobbiamo trasformare l’ippodromo e quindi l’evento sportivo, l’ippica, in un evento mediatico, in un evento mondano. Dobbiamo far tornare l’ippodromo in un posto dove le famiglie possano portare i bambini a vedere i cavalli e a vivere questo splendido animale e tutto il lavoro che c’è intorno. Il cavallo dell’ippodromo è un cavallo importante perché sono spesso questi cavalli che fanno la storia, pensiamo a Varenne. Se lo fanno i francesi, se lo fanno gli svedesi, gli arabi e gli americani non vedo perché non possano farlo gli italiani”.
Un progetto, dunque, che sembra ben più ampio e che non si esaurisce nella risoluzione della drammatica questione delle sovvenzioni agli ippodromi. 
I contratti sono stati inviati alle società di corse che li hanno prontamente firmati e rimandati. I pagamenti dovrebbero arrivare entro Natale ma, con i contratti alla mano, alcuni potrebbero anche farsi anticipare le fatture dalla propria banca e risolvere nell’immediato il problema della liquidità.
Dalle parole del Ministro Centinaio questo intervento sembra il primo tassello di un’azione più ampia che mira a riportare l’ippica allo status di tradizione. L’immagine suggerita dalla dichiarazione del Ministro non è nuova ma alberga nei ricordi degli appassionati e degli amanti di questo mondo. Le tribune piene, il rumore delle dita dei bambini sullo steccato della pista, le patatine, il gelato, le sere d’estate e la fila ai botteghini. I pomeriggi domenicali d’inverno, i fischi e le urla di incitamento alla dirittura d’arrivo.

L’ippodromo e l’ippica sono già stati tradizione, evento mediatico ed evento mondano. L’ippica e l’ippodromo non sono solamente scommesse bisogna solamente ricordarlo e fare in modo, con eventi collaterali, intrattenimento e comunicazione di riportare il pubblico nelle tribune, al resto penseranno i cavalli.