Ippica: la maledizione dell’eterno secondo

Il suo guidatore Franck Nivard lo ha paragonato a Raymond Poulidor il celebre ciclista degli anni 70 che non riusciva mai a vincere ed era definito “eterno secondo”. Stiamo parlando di Bold Eagle il cavallo vincitore di due edizioni del Prix d’Amérique.

Parigi, 12 febbraio 2018 Il suo guidatore Franck Nivard lo ha paragonato a Raymond Poulidor il celebre ciclista degli anni 70 che non riusciva mai a vincere ed era definito “eterno secondo”. Stiamo parlando di Bold Eagle il cavallo vincitore di due edizioni del Prix d’Amérique, quelle del 2016 e 2017, che da un po’ di tempo non riesce più a trovare la via del successo, tant’è che nelle ultime sei corse disputate ha ottenuto altrettanti secondi posti.

Stessa sorte anche domenica scorsa, infatti, nel Prix de France il portacolori del signor Pierre Pilarski si è dovuto accontentare della Piazza d’Onore battuto per appena 3 cm da Belina Josselyn che Jean Michel Bazire ha lanciato al suo Attacco in retta di arrivo. A nulla è valso questa volta il tentativo del team di Bold Eagle di affrontare la corsa al comando. Il trotto francese si interroga sul perché il suo grande Beniamino, che comunque rimane tra i cavalli più forti del continente, non riesca più a vincere, ma intanto  il suo proprietario ha annunciato la partecipazione alla prossima edizione delle’ Elitlopp l’ultima domenica di maggio a Stoccolma la corsa dalla quale forse lo scorso anno sono iniziati tutti i problemi.

Prima di allora però si farà tappa con tutta probabilità a Cagnes sur Mer per il Grand Prix de Vitesse dove Bold Eagle è atteso con grande trepidazione da tutti gli sportivi e appassionati transalpini che sperano di vederlo tornare al successo.