IUPC: SEI UNIVERSITÀ DI CINQUE CONTINENTI A CONFRONTO NEL TORNEO AL POLO CLUB ACQUEDOTTO ROMANO

Bologna, lulgio 2015 – Presentato  a Roma, all’OS Club a ridosso del Colle Oppio, l’International University Polo Challenge (IUPC), torneo riservato alle rappresentative di polo delle migliori università del mondo che con il 2015, è arrivato alla terza edizione. L’evento, ospitato anche quest’anno a Roma (8-11 luglio) presso il Polo Club Acquedotto Romano, ha fatto il suo debutto nel 2013 come incontro amichevole tra i ragazzi di tre università estere (la statunitense Harvard e le britanniche University of London Union e Cambridge) ed una italiana (Sapienza, Roma). Il torneo sin dall’esordio ha riscosso un grande interesse. Amicizia, interscambi di cultura oltre che di sport e tanta passione per questa millenaria disciplina equestre, sono le note che contraddistinguono questa iniziativa che celebra la tradizione di diffusione del polo nel mondo tra i giovani universitari. L’idea è di Peter Elser, romano, ventiduenne, figlio di un grande appassionato di questo sport con passaporto USA e radici capitoline, e madre greca. Vissuto a Roma fino all’età di 15 anni, Peter ha finito gli studi del liceo in collegio a Nizza prima di iniziare e concludere proprio quest’anno l’università a Londra (King’s College) con la laurea in Politica Economica.
“Presentando un’organizzazione seria e ben strutturata – spiega il giovane Elser, sportivo eccellente con nel cuore la Roma e i rally automobilistici – ci siamo fatti conoscere in tutti i polo club universitari del mondo e quest’anno siamo davvero fieri di poter vedere iscritte sei squadre in rappresentanza di università di tutti e cinque i continenti: University of Sydney Polo Club dall’Australia, Accra Business School Polo Club dal Ghana, Lahore University Polo Club dal Pakistan, University of London Polo Club dalla Gran Bretagna, Cornell University e Princeton University Polo Club dagli Stati Uniti d’America”.
Una rappresentativa così globale non si è mai vista neanche in un mondiale per il polo. “Giocheremo due match al giorno e tre nella giornata conclusiva – prosegue Elser – tutti al Polo Club Acquedotto Romano, un impianto situato nell’azienda di famiglia a Pantano Borghese, ai margini della città, sulla via Prenestina”.
Come in tutti i tornei di questa disciplina al programma sportivo è affiancato un fitto calendario di eventi collaterali: “Noi che siamo tutti giovanissimi, ci regaleremo un programma davvero degno della città eterna: dalle cene in black tie al nuovo Circolo degli Scacchi, alla serata con DJ set all’OS Club, al Polo Party di chiusura. L’organizzazione è al cento per cento no-profit e tutti i costi sono coperti dalla aziende che ci sostengono. I partecipanti sono ospiti dal momento in cui
arrivano a Roma e sino a quando ripartono”.