L’equi-turismo in Francia? segue le orme della storia

Due importanti percorsi francesi dedicati al turismo a cavallo nel nome di d’Artagnan e Napoleone: perché la storia tira, anche in sella

Parigi, febbraio 2015 – Ai francesi piace storico: è l’equiturismo d’oltralpe, cui i nostri cugini di randonée amano giustamente dare quella connotazione storica che valorizza così bene territorio e cultura di un paese.

Il primo dei due percorsi di cui vi parliamo è la Route Napoléon à cheval: 165 km. disegnati sulle Alpi del Sud da Digne-les-Bains a Gap-Charance, verrà inaugurata la stagione 2015 con un rallye in sella organizzato dai dipartimenti locali di turismo equestre che si svolgerà dal 6 al 12 maggio; ogni tappa pranzi al sacco e visite nei luoghi napoleonici o di interesse equestre.

Il secondo percorso è quello che verrà intitolato nel 2016 al moschettiere più famoso della narrativa, D’Artagnan ovviamente: di respiro europeo, visto che parte da Maastricht per arrivare a Lupiac è stato (manco a dirlo) progettato da due guasconi, Alain Liberos e Alain Fournié.

Ma cosa c’entra il moschettiere immortalato da Alexandre Dumas con una ippovia? Molto, visto che questo tracciato unirà appunto Lupiac, dove attorno al 1611 era nato il vero Charles de Batz de Castelmore d’Artagnan (la figura storica cui si era ispirato lo scrittore de I tre Moschettieri per il suo protagonista) a quello dove morì nel 1673, Maastricht per l’appunto. D’Artagnan era il comandante dei Moschettieri Grigi che parteciparono all’assedio della città belga, e venne colpito alla gola da un proiettile mentre con i suoi uomini ne attaccava una fortificazione avanzata.

Quindi se avete voglia di trottare sulle orme di Napoleone e d’Artagnan niente esitazioni, passate le Alpi e sbizzarritevi: e magari mandateci qualche fotografia!

3 febbraio 2015