Las Vegas:i percorsi che fanno discutere

Anthony D’Ambrosio risponde alle critiche mosse da molti cavalieri sui tracciati di World Cup Final di una settimana fa e si difende su Horse&Hound

Las Vegas, aprile 2015 – È ancora polemica dopo la finalissima disputata una settimana fa a Las Vegas. A rispondere alle numerose critiche sul tracciato di World Cup è il direttore di campo in persona, Anthony D’Ambrosio che a Horse&Hound spiega la sua versione dei fatti e descrive i percorsi come “adeguati” alla prova sportiva.

“Ho letto i commenti di McLain Ward e di Marcus Ehning, due cavalieri che stimo e di cui ho grande rispetto – ha detto D’Ambrosio – in cuor mio auguravo loro di andare entrambi meglio in finale. Per quanto riguarda i percorsi – continua – li difendo: anche se c’erano delle difficoltà come la triplice nella seconda prova il venerdì, ritengo che fossero adeguati ad una finale di Coppa del Mondo, interpretando l’arena al meglio. Alla fine posso dire che abbiamo ottenuti tutti i giorni buoni risultati e sono rimasto impressionati dal livello degli young riders piazzati nelle prime dodici posizioni. Per me è stato un onore disegnare i percorsi per questi cavalieri e nell’anno in cui finalmente Steve Guerdat ce l’ha fatta”.

Le polemiche erano state nei giorni scorsi piuttosto esplicite da parte di diversi cavalieri. In primis, appunto lo statunitense McLain Ward che aveva dichiarato: “Per me è stato il peggior sport a cui abbia mai assistito in qualunque campionato della mia carriera. Sinceramente non ho trovato il modo di montare in questi percorsi in modo naturale e corretto e ho l’impressione di non essere stato l’unico: non ho mai visto così tanti cavalli di top livello sembrare persi in campo con i loro cavalieri costretti a intervenire continuamente. Il problema non era né l’altezza né la larghezza ma l’approccio richiesto su diversi salti”.

Duemilacinquecento like e il commento aggiuntivo a sostegno da parte dell’amazzone australiana Edwina Tops-Alexander che ringrazia McLain per l’onestà e la sincerità.

Anche il tre volte campione di Coppa del Mondo Marcus Ehning si era detto “non molto contento” dei primi due round, definendo una parte del percorso di venerdì “a bit unfair”, insomma, non corretta sotto il profilo sportivo.

A conferma delle altolocate critiche anche le statistiche sugli errori commessi, ultimo quello di Steve Guerdat sulla linea finale per la vittoria, nel mirino di Horse Collaborative che analizza le critiche mosse ai percorsi disegnati da D’Ambrosio, mentre noellefloyd.com intervista il neo vincitore sulla questione.

24 aprile 2015