Le donne del west fra mito e realtà

Le donne c’erano nel West, eccome; ma se possibile, la loro vita era ancora più dura di quella degli uomini…e tu che cowgirl sei?

Le donne c’erano nel West, eccome; ma se possibile, la loro vita era ancora più dura di quella degli uomini…  “Non avreste una moglie?” “Avete preferenze?” “Sì, meglio se vedova e con voglia di lavorare… siamo in sette, io e sei fratelli, la casa è uno schifo, viviamo come bestie…” Questa frase da “Sette spose per sette fratelli” racconta bene la dura vita delle donne del West, quindi al di là dei tanti film di Hollywood che ce le hanno raccontate bellissime, coraggiose e sexy, vediamo un po’ di capire com’era la situazione in realtà…

Le pistolere

Care ragazze, quante di voi hanno sognato di essere Calamity Jane? Tante, vero? Eppure a guardare più da vicino, il mito della prima donna pistolero non brilla granché…! Non una bellezza, Martha ‘Calamity’ Jane Cannary nacque nel 1852 nel Missouri da una famiglia numerosa e sfortunata, e una serie di vicissitudini l’avrebbero portata a cacciare, guidare mandrie, forse anche a fare la ballerina e la prostituta, poi a entrare in panni maschili nell’esercito di Custer e infine a una morte in povertà e solitudine nel 1903… ma usare il condizionale è d’obbligo, perché la leggenda fiorita su di lei è molto vasta, mentre in realtà pare che  la cosa che le riusciva meglio fosse… bere!! Quindi meglio cercare altri modelli a cui ispirarsi, care cowgirls…

Le mogli-madri

Le donne che arrivavano con le carovane dei pionieri all’Ovest erano perlopiù matriarche come in tutte le società rurali, relegate alla cura della famiglia da un maschilismo imperante, ma allo stesso tempo, proprio in quanto custodi della famiglia, fondamentali per garantirne l’esistenza. E quindi lavorare duramente, cucinare, cucire, ma anche procurare cibo, cavalcare, guidare le mandrie o difendere la dimora familiare in assenza degli uomini erano le attività che costituivano la durissima quotidianità delle pioniere. Ci piace? Non tanto, anche in questo caso sarà meglio trovare un altro modello da imitare!!

Le ‘donnine allegre’ del saloon

Quante ne abbiamo viste nei film di Hollywood, bellissime, sensuali e spregiudicate! A volte ballerine, a volte cantanti, a volte semplicemente prostitute, ma sempre con una marcia in più, lingua lunga e veloce come una pistola, capaci di ammansire il più feroce dei ricercati o di zittire l’eroe bello e buono ma un po’ imbambolato davanti a loro… ma la realtà ci parla di carriere brevi e malpagate, delle vite rovinate delle cosiddette ‘soiled doves’, colombe sporche, che spesso terminavano con la malattia e l’alcolismo… insomma, c’era davvero poco da stare allegre!

Le ragazze dei ‘Wild West Show’ e del Rodeo

Andiamo un po’ meglio con l’avvento degli Show itineranti che portavano i numeri Western in tour come spettacoli, in cui le donne erano spesso attrazioni importanti soprattutto per le acrobazie a cavallo, e successivamente con l’ingresso delle donne a pieno titolo all’interno del Rodeo: all’inizio la disciplina pensata apposta perché le mogli dei Cowboys non si annoiassero al rodeo era il ‘barrel racing’, ma oggi in alcune discipline Western come il ‘team penning’, donne e uomini gareggiano insieme in squadra, e le doti di maggiore agilità femminili sono molto apprezzate, e questo sì ci piace!

E infine, la donna sola che lotta per le altre donne

Un personaggio anomalo, uno scandalo, una donna sola nel West nel 1854! Scoprite la storia di Mary Bee Cuddy, interpretata dalla strepitosa Hilary Swank nel film ‘The Homesman’ dello straordinario Tommy Lee Jones, tratto dal romanzo di Glendon Swarthout, purtroppo ancora non uscito qui in Italia.. ecco il trailer internazionale – clicca qui per il video –