Medaglie Olimpiche al Longines Global Champions Tour di Roma

Lo Stadio dei Marmi Pietro Mennea si preprara ad accogliere 11 medaglie Olimpiche per la quarta edizione del Longines Global Champions Tour di Roma, in programma dal 6 al 9 settembre

Roma, 1 settembre 2018 – Lo Stadio dei Marmi Pietro Mennea si prepara ad accogliere undici medaglie olimpiche per la 4° edizione del Longines Global Champions Tour Roma (6/9 settembre). Dati alla mano,  sono 3 i campioni olimpici in gara al Foro Italico: accanto ai britannici Scott Brash e Ben Maher, legati dallo storico oro a squadre conquistato proprio in casa (Londra 2012), c’è il tre volte “gold” Ludger Beerbaum. Il fuoriclasse tedesco è salito sul gradino più alto del podio in occasione di due edizioni dei Giochi (oro individuale Barcellona 1992, oro a squadre Seoul 1988 e Sydney 2000). 

Con un argento individuale e uno a squadre, seguono lo svedese Rolf Goran Bengtsson (medaglia a squadre Atene 2004, individuale Pechino 2008) ed il connazionale Peder Fredericson (medaglia a squadre Atene 2004, individuale Rio de Janeiro 2016). Due, ma di bronzo, sono anche le medaglie del tedesco Christian Ahlmann (Atene 2004 e Rio de Janeiro 2016), entrambe a squadre. Detentori di un argento “team”, sono l’olandese Jur Vrieling (Londra 2012), il britannico Michael Whitaker (Los Angeles 1984) e l’olandese Marc Houtzager (Londra 2012). L’elvetico Pius Schwizer (Pechino 2008) ed il tedesco Daniel Deusser (Rio de Janeiro 2016), invece, vantano un bronzo a squadre ciascuno.

In campo anche le medaglie mondiali e continentali. Tre sono gli atleti che detengono un titolo iridato a squadre: Ludger Beerbaum (Jerez de la Frontera 2002 e Aachen 2006), l’olandese Jur Vrieling (Caen 2014) e il francese Roger Yves Bost (Stoccolma 1990). 

Gli fanno compagnia Christian Ahlmann (bronzo a squadre Aachen 2006), Simon Delestre (argento a squadre Caen 2014) e Michael Whitaker (bronzo a squadre Stoccolma 1990).

A livello europeo, per citare solo il metallo più prezioso a titolo individuale, sono 5 i protagonisti continentali iscritti alla tappa capitolina del circuito: il campione in carica Peder Fredericson (Goteborg 2017), Roger Yves Bost (Herning 2013), Rolf Goran Bengtsson (Madrid 2011), Christian Ahlmann (Donaueschingen 2003) e Ludger Beerbaum (Mannheim 1997 e Arnhem 2001).

I migliori delle ranking. Presenti all’appello 5 cavalieri che risultano nella top ten Longines FEI Ranking (graduatoria mondiale): il numero 1 Harrie Smolders, Peder Fredericson (2°), Daniel Deusser (6°), Henrik Von Eckermann (7°) e Ben Maher (8°). Otto, invece, gli atleti che classificati tra i migliori 10 della ranking del Longines Global Champions Tour: Ben Maher (1°), Harrie Smolders (2°), Alberto Zorzi (3°), Daniel Deusser (4°), Edwina Tops-Alexander (6°), Christian Ahlmann (7°), Scott Brash (9°).

I più agguerriti saranno certamente Harrie Smolders, numero 1 al mondo e 2° nella classifica LGCT, e Ben Maher, 8° nella classifica mondiale, ma leader a livello ‘Global’. Il cavaliere britannico arriva a Roma ‘on a mission’, determinato ad aumentare il suo distacco dal collega olandese tanto da garantirsi il titolo 2018 con una tappa di anticipo sulla finale di Doha. Smolders e Maher dovranno comunque guardarsi le spalle dalla concorrenza di un azzurro pericoloso, Alberto Zorzi, terzo nella ranking LGCT. In cerca di una rimonta sul filo del rasoio è il tedesco Daniel Deusser, 6° migliore al mondo, ma 4° per quello che riguarda la classifica del circuito. In cerca del suo primo successo in un evento del circuito è invece lo svedese Peder Fredricson, 2° nella ranking mondiale, mentre cercherà di tornare sul podio il suo connazionale Henrik Von Eckermann che si impose già a L’Estoril nel 2013 con Gotha FRH.

Tra i pretendenti al trono di Roma non si possono certo sottovalutare l’australiana Edwina Tops-Alexander ed il britannico Scott Brash, entrambe già 2 volte vincitori del campionato targato ‘Global’ (2011 e 2012 per la Tops-Alexander e 2013 e 2014 per Brash).

Sono tutti decisi a non mollare quando mancano due tappe (Roma e Doha) prima dell’assegnazione del titolo 2018.

Primo fra tutti, in ogni senso, il britannico Ben Maher, che guida la graduatoria. “Ci siamo, ma tutto può cambiare”, ha dichiarato Maher. “A Valkenswaard (la tappa precedente, ndr) non è andata molto bene, ma i miei cavalli hanno potuto godere di un periodo di riposo prima di Roma. Il mio obiettivo è quello di prendere qualche punto in più”. Il programma di Ben Maher è chiaro: distaccare ulteriormente l’olandese Harrie Smolders (secondo nella ranking LGCT) e il nostro Alberto Zorzi (terzo), fino ad assicurarsi la vittoria del circuito direttamente a Roma, come è accaduto a Smolders, l’anno scorso, proprio allo Stadio dei Marmi.

 

Comunicato Stampa Longines Global Champions Tour di Roma, a cura di Daniela Cursi