Oregon, rivolta dei cow-boy: ci è scappato il morto

La protesta degli allevatori, sempre più dura, è degenerata con uno scontro a fuoco tra manifestanti e polizia d un posto di blocco

Oregon, gennaio 2016 – Buoni e cattivi, indiani e cow-boy: su piccolo e grande schermo siamo abituati a individuare sempre molto facilmente chi è dalla parte del giusto e chi da quella del torto.

Stavolta è meno facile capire, come se la polvere degli zoccoli sollevati dai cavalli dei rancher di Ammon Bundy rendesse più difficile distinguere le cose che, molto in sintesi, stanno così: loro protestano per l’impossibilità di far pascolare le loro mandrie all’interno delle riserve federali e di cacciare nelle riserve naturali e dal 2 gennaio hanno occupato il Malheur National Wildlife Refuge, una riserva naturale dell’Oregon, la Legge cerca di riportare tutto entro i limiti della ragione (e delle leggi federali).

Ad un posto di blocco c’è stata una sparatoria tra i rappresentanti della legge e i cow-boy ed è morta una persona, la dinamica non è ancora chiara ma sicuramente il fatto non faciliterà un pacifico risolversi della questione.

Il leader degli allevatori è Clive Bundy, suo figlio Ammon è stato arrestato assieme ad altri appartenenti al moviento “Citizens for Constitutional Freedom”.

E voi per chi tenevate, per gli indiani o per i cow-boy?

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27 gennaio 2016