Palio di Bomarzo, è morta una cavalla: il comunicato di IHP

Si chiamava Quintana: IHP presenta esposto ai NAS

Di seguito il comunicato di IHP relativo all’incidente del 25 aprile

Firenze, aprile 2015 – Con riferimento alla morte del cavallo Quintana, avvenuta lo scorso 25 aprile dopo uno spaventoso incidente, l’Italian Horse Protection ha deciso di presentare un esposto ai NAS.

Abbiamo chiesto di accertare eventuali profili di responsabilità, con particolare riferimento a:

– autorizzazione della pista: chi e in base a quali argomentazioni ha dato il nulla osta per quella pista, visto che dalla conformazione sembra evidente che il rischio di un impatto in quel punto fosse altamente probabile (sembra quasi essere una curva a 90 gradi)? Sono stati valutati tutti i rischi, così come prevede l’Ordinanza 9/9/2013 del Ministero della Salute?

barriere protettive: erano certificate come atte a contenere l’impatto, a norma per i cavalli?

– stato di salute del cavallo prima della gara, controlli antidoping e diagnosi di morte. Osservando bene il video dell’incidente si nota bene che non è stato il fantino a imporre al cavallo una chiusura anticipata e troppo stretta della curva. Al contrario, si vede bene che il fantino tira la redine esterna, girando anche il collo del cavallo verso sinistra, nel tentativo di fargli allargare la traiettoria. Ma, nonostante ciò, il cavallo si dirige violentemente contro il colonnino. La mancata risposta del cavallo potrebbe essere dipesa da un problema preesistente all’impatto, come ad esempio una emorragia polmonare o un problema agli arti?

– La competenza del fantino che, leggendo il regolamento del palio, viene valutata solo per l’età e la sua integrità fisica, mentre nulla viene richiesto per verificare la sua capacità tecnica. Questo elemento assumerebbe ancora maggiore valenza se fosse vera la tesi degli organizzatori, secondo cui l’incidente è stato causato da un errore del fantino: sarebbe, infatti, loro precisa responsabilità avergli affidato un cavallo, se non avessero operato alcuna verifica.

Attendiamo l’esito delle attività di indagine per studiare eventuali passi successivi.

28 aprile 2015