Pavia: cavallo muore, due indagati

Si ipotizza fosse stato trascurato: indagati il proprietario e il custode. Rimane da appurare se il cavallo deceduto fosse denutrito o semplicemente molto anziano

Da Il Giorno

Rocca de’ Giorgi, 14 ottobre 2016 – Due indagati per aver trascurato un cavallo, lasciato a terra, in mezzo alla sporcizia, per giorni, ridotto a uno scheletro. Il povero animale si trovava in una cascina a Rocca de’ Giorgi, a finire nei guai con l’accusa di maltrattamento il suo proprietario, residente a Milano, e il custode, residente a Varese, che era stato incaricato di occuparsi dell’equino. Il cavallo si trovava nell’aia della seconda casa del proprietario milanese, che si recava sul posto saltuariamente. A scoprire l’accaduto è stata la Lav Oltrepo Pavese: «Mi trovavo a Rocca de’ Giorgi e sentivo continuamente dei nitriti – ha raccontato la volontaria J.R. –. Così ho controllato e ho visto che, in quella proprietà privata, un povero cavallo giaceva a terra esanime mentre un altro esemplare si lamentava». Subito è scattata la segnalazione all’Asl, i veterinari sono arrivati sul posto insieme al Corpo forestale per accertamenti. Il cavallo, un esemplare anziano, eraammalato e molto denutrito. Dai segni delle zampe sul suolo gli inquirenti hanno stabilito che si trovava in quello stato già da diversi giorni, giaceva tra escrementi e sporcizia e sul corpo erano presenti numerosi insetti.

Le sue condizioni erano critiche ed è stato necessario procedere all’abbattimento: «Accanto era presente un altro esemplare, che pur essendo ben nutrito presentava problemi alle zampe», ha precisato J.R. della Lav. Proprietario e custode sono statidenunciati dalla Forestale, l’Asl procederà poi con le sanzioni per la mancata iscrizione alla banca dati nazionale degli equini e l’assenza dei documenti degli animali, dato che non sono stati forniti agli ispettori. La Lav ha richiesto la custodia dell’altro cavallo, «per poterlo accudire dignitosamente, ma il proprietario si è opposto», han precisato dall’associazione.

di NICOLETTA PISANU

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