Per i cavalli siamo un libro aperto: lo dice l’International Society of Equitation Science

Della loro capacità di capirci ha parlato  Leanne Proops, psicologa comparativa ed etologa, docente dell’Università di Portsmouth (Inghilterra), durante la 14° Conferenza dell’International Society of Equitation Science soffermandosi  sulla storia di Clever Hans

Roma, 23 settembre 2018 – Quanto sono bravi i cavalli a leggere gli umani?

La risposta arriva da Leanne Proops, psicologa comparativa ed etologa, docente dell’Università di Portsmouth (Inghilterra), durante la 14° Conferenza dell’International Society of Equitation Science.

Il meeting mondiale, ospitato fino al 24 settembre presso il Reggimento dei Lancieri di Montebello (8°), si è soffermato sulla storia di Clever Hans.

“In psicologia – ha dichiarato la Proops – usiamo l’esempio di questo cavallo per parafrasare quello che oggi numerose ricerche testimoniano: i cavalli riconoscono le espressioni del volto umano.

La nostra ricerca ha potuto dimostrare che i cavalli riconoscono il proprio padrone e che si rendono conto di quanto lui gli presti o meno attenzione. La loro sensibilità li porta a cogliere lo stato d’animo di chi gli sta davanti percependo perfettamente il tono della voce e l’espressione del volto e decodificando il linguaggio del corpo”.

Non si tratta di pura teoria.

“Lo ha provato uno studio diretto da Karen McComb – ha spiegato la scienziata inglese – durante il quale l’equipe mostrava ripetutamente ai cavalli foto di persone con diverse espressioni facciali nel corso della mattinata, per poi portargli queste persone in carne e ossa nel pomeriggio.

Ebbene, i cavalli reagivano in base alle espressioni viste in ciascuna foto. A prima vista, quindi, prima di entrare in contatto con loro, mostravano di distinguere le persone arrabbiate  da quelle felici, tendendo i muscoli facciali, aumentando la frequenza cardiaca, fino a mostrare stati di stress”.

Tutto comincia con la storia di “Clever” Hans, cavallo esistito intorno al 1900, noto per essere in grado di eseguire operazioni aritmetiche e altre attività logiche.

Fu lo psicologo Oskar Pfungst a dimostrare, pochi anni dopo, che il cavallo era in realtà capace di rispondere direttamente al linguaggio del corpo involontario del suo addestratore.

La scienza si è focalizzata, nel corso della storia, sul caso “Clever” Hans, fino a portare a Roma la testimonianza di esperti di fama mondiale: Leanne Proops e Karen McComb (quest’ultima Senior director student presso l’Università della California).

Una testimonianza sulle “incredibili doti degli animali nel leggere i sottotitoli del linguaggio umano”, hanno dichiarato le scienziate.

Comunicato stampa