Piazza di Siena: il trionfo dell’Italia!

La squadra azzurra vince la Coppa delle Nazioni dello Csio di Roma per il secondo anno consecutivo ma con una squadra diversa da quella del 2017 per tre quarti: un successo di bellezza indimenticabile

Roma, 25 maggio 2018 – Il rombo stupendo delle Frecce Tricolori che hanno dipinto il verde, il bianco e il rosso sull’azzurro di un cielo spettacolare è stato forse l’esemplificazione migliore di quello che si è vissuto oggi sul campo ostacoli in Piazza di Siena. L’Italia ha vinto la Coppa delle Nazioni. L’Italia ha vinto. Per il secondo anno consecutivo. Con una squadra diversa per tre quarti da quella vittoriosa nel 2017. Un sogno. Un’emozione stordente che segna indelebilmente l’edizione del ritorno di Piazza di Siena all’erba e dunque all’origine, alla storia, alla tradizione. E l’Italia vince.

Prima manche. Luca Marziani ha il compito tremendo di iniziare. L’inizio può segnare il corso del prosieguo. “Quando Tokyo sente che qualcosa per me è importante, beh, allora dà tutto sé stesso per fare in modo che le cose vadano bene. Lui è davvero sempre con me. Lui sente le cose che vivo io”, dirà poi in conferenza stampa il cavaliere azzurro. Luca Marziani e Tokyo du Soleil dipingono un percorso netto che inietta entusiasmo puro nelle vene della folla di Piazza di Siena. Ma è solo l’inizio.

Poi è la volta di Giulia Martinengo Marquet su Verdine. Prima Coppa delle Nazioni della cavalla: “Farle fare la prima Coppa a Roma non è esattamente una cosa semplice…”, osserva l’amazzone campione d’Italia in carica. Il suo percorso è già decisivo: perché orienta il corso delle prestazioni degli azzurri: se va bene tutto acquista un senso, se va male il senso può diventare diametralmente opposto. Giulia Martinengo Marquet monta con la bellezza che la contraddistingue e nessuna barriera cade: zero! La tensione e l’emozione salgono a mille… Anche perché la Svizzera tiene testa agli azzurri mentre i super favoriti Stati Uniti nei primi due percorsi hanno 8 penalità.

Quando entra Emanuele Gaudiano l’atmosfera è satura di ansia: se chiude senza errori l’Italia termina la prima manche a zero penalità. Emanuele Gaudiano monta con decisione e forza, tocca Caspar con il frustino dentro la prima combinazione, la tanto temuta riviera non è un problema, Caspar è favoloso… Zero! Uno zero fondamentale: l’Italia è al comando della classifica provvisoria e può permettersi di non far entrare il quarto binomio, Bruno Chimirri su Tower Mouche. In realtà poi Chimirri entrerà per fare quattro salti, e poi ritirarsi.

Termina la prima manche. Italia, Sizzera e Stati Uniti sono a zero. L’entusiasmo è alle stelle, ma la circospezione è massima: c’è ancora tutta la seconda manche, può cambiare tutto, ne abbiamo viste di Coppe in cui la situazione si ribalta…

Seconda manche. Luca Marziani completa il suo capolavoro sublime: ancora zero. Ancora una volta il suo è un segnale forte: ci siamo ragazzi, non vogliamo mollare nemmeno un centimetro… La gente in Piazza di Siena capisce che l’Italia darà battaglia fino alla fine…

Giulia e Verdine: un percorso favoloso ma quattro penalità sul largo di uscita della prima combinazione. Non importa: anche 4 va bene, anche Svizzera e Stati Uniti hanno uno zero e un errore, mentre tutte le altre fanno capire di non potersi inserire nella lotta di testa, nonostante alcune ottime prestazioni isolate.

Emanuele Gaudiano e Caspar, Maledizione: anche per loro un errore sullo stesso ostacolo di Verdine… Ma poi succede una piccola tragedia sportiva: sul largo numero 8 Gaudiano e Caspar arrivano un po’ lontani, Emanuele spinge, Caspar si ritrae, la distanza non c’è più, il cavallo si ferma, Emanuele perde l’equilibrio e… vola a terra… Eliminato. Il gelo su Piazza di Siena. Emanuele Gaudiano eliminato… Si capisce immediatamente che Bruno Chimirri entrerà in campo con un peso enorme sulle spalle…

Ed è così. Bruno Chimirri è l’ultimo a entrare di tutta la gara. La situazione è la seguente: con zero vince l’Italia, con 4 l’Italia va al barrage insieme a Svizzera e Stati Uniti, con più di 4 finiamo dietro alle due squadre avversarie. Il silenzio è gigantesco… Sono quei momenti in cui lo sport diventa enorme e immenso. Bruno Chimirri fa un percorso meraviglioso, calibrato e calcolato in modo esatto e quindi il destino si compie: Tower Mouche non fa cadere nulla, Chimirri esplode in una felicità incontenibile, Luca Marziani si precipita in campo a braccia sollevate, la gente urla, sembra quasi incredibile poter provare questa gioia irrefrenabile. L’Italia ha vinto la Coppa delle Nazioni di Roma.

LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI

http://www.livejumping.it/ShowJumping/AR23007/Classifica6.pdf