Piazza di Siena: una Coppa amara per l’Italia

La squadra azzurra ottiene un risultato opaco, con anche un cavallo – Filou de Muze di Lucia Vizzini – costretto al ritiro per infortunio

Roma, venerdì 24 maggio 2019 – Questa volta non è andata bene. Dopo due edizioni consecutive della Coppa delle Nazioni di Roma in cui abbiamo vinto, anche il solo calcolo delle probabilità ci sarebbe stato contrario in questa terza… In altri tempi il risultato odierno ci avrebbe fatto disperare; oggi, invece, lo viviamo con maggiore serenità d’animo, pur se con grande dispiacere: è l’eredità che ci lasciano i successi del 2017 e del 2018.

Il dispiacere maggiore è per Lucia Vizzini. L’amazzone romana ha terminato un ottimo primo percorso ma poi ha dovuto perfino dare forfait alla vigilia del secondo a causa di una setola che si è aperta sotto la suola di un piede del suo Filou de Muze. Ma un suo possibilissimo risultato positivo nella seconda manche avrebbe tenuto l’Italia in corsa per il terzo posto… che non è la vittoria, d’accordo, ma sarebbe stato pur sempre meglio del quinto. “Filou è un cavallo molto grande e non ha ancora tanta esperienza”, ha detto Lucia Vizzini, “però nel primo giro ha saltato benissimo. Purtroppo è subentrato il problema della setola e non potevo rischiare. Va bene tutto, ma al primo posto c’è la salute del cavallo. Peccato perché ero convinta che, rotto il ghiaccio, nel secondo giro potevamo fare molto meglio”.

Riccardo Pisani ha messo in bella mostra le grandi qualità del suo magnifico Chaclot: non si può dire che la sua prova non sia stata positiva, però due barriere sono in effetti cadute: “Era la mia prima Coppa delle Nazioni a Roma. Sono entrato concentrato, penso di aver fatto un buon primo giro e nel secondo il cavallo ha dato ancora di più. Chaclot è uno stallone di dieci anni, ci lavoro da due e mi dà molta sicurezza. Ha un carattere forte”, ha detto il cavaliere azzurro in conferenza stampa. La sensazione è che Chaclot con più abitudine e routine su questo genere di impegni possa diventare a breve un cavallo dal rendimento perfino migliore. Un po’ quello che è accaduto nel caso del fenomenale Tokyo du Soleil: una stagione di uscita in gare di questo livello (che per Chaclot potrebbe essere stata la scorsa), poi un anno di assestamento (che potrebbe essere questo 2019) e infine la consacrazione (che potrebbe essere il 2020). Tutti discorsi di teoria, comunque: la pratica, concreta e reale, è che vedere saltare Chaclot è uno spettacolo… !

Luca Marziani e Tokyo du Soleil non hanno ripetuto i tanti exploit meravigliosi del 2018: si può fargliene una colpa? Non scherziamo… Il loro primo giro è stato un percorso netto (con quel punto sul tempo massimo) e dunque essendo loro i primi a partire sembrava che le cose si fossero messe bene da subito. Poi invece due errori: può succedere che un risultato vada storto, di questo bisogna farsene una ragione. “E’ colpa mia se Tokyo du Soleil oggi non ha dato il massimo”, ha detto Marziani. “Sono entrato per primo e quindi toccava a me dare la carica giusta per la squadra e per impaurire gli avversari. Stavolta non è andata come volevo e speravo”.

Lorenzo de Luca ed Ensor de Litrange hanno fatto una Coppa a due facce. Prima manche obiettivamente non bella chiusa con due errori: il cavallo non si è espresso secondo le sue possibilità, è sembrato un cavallo… normale, con le difficoltà dei cavalli normali. Poi una seconda manche di una bellezza esaltante e con un percorso netto meraviglioso. “Sono molto sorpreso per i due errori nella prima manche”, ha detto il campione azzurro. “Ho cercato di capire cosa non andava e nel secondo giro Ensor è stato eccezionale dandomi le risposte che volevo. Era tornato il vero Ensor. Ne sono così convinto che il Gran Premio lo affronterà lui e non Halifax che ha bisogno ancora di un po’ di tempo per ritrovare la giusta condizione”.

Infine il pensiero del commissario tecnico Duccio Bartalucci: “Sono dispiaciuto, ma devo anche riconoscere che Svezia e Irlanda oggi ci erano superiori. Giustissimo che abbiano occupato i primi due posti. Noi nonostante qualche sbavatura dopo il primo giro eravamo terzi con buone possibilità di restarci e magari con un po’ di fortuna, chissà, migliorare qualcosa. Poi è arrivato il problema al cavallo di Lucia Vizzini che ha accusato una setola. Il cavallo a quel punto non poteva più saltare e abbiamo deciso di ritirarlo. Chiaro che restando in tre tutto è diventato più difficile. Ai cavalieri non posso dire niente. Lucia nella prima manche ha saltato bene, Marziani non può essere sempre un…marziano, Riccardo ha montato molto bene nei due giri, pulito come mi aspettavo. Per quanto riguarda Lorenzo un primo giro opaco per il suo standard e un secondo strepitoso. Pur nella delusione voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, la prossima settimana si riparte”.

LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
http://www.livejumping.it/ShowJumping/AR24819/Classifica6.pdf