Piergiorgio Bucci: quattro motivi per sorridere

Il cavaliere azzurro sta vivendo con entusiasmo un momento bellissimo: lo Csio di Roma è ormai prossimo, e i suoi cavalli gli stanno regalando grandi gioie…

Bologna, 17 maggio 2018 – Piergiorgio Bucci è felice. E’ in una situazione di euforia… controllata, diciamo: del resto mai lasciarsi andare del tutto con i cavalli, sappiamo bene che le cose possono cambiare da un momento con l’altro… E proprio lo stesso cavaliere abruzzese è il primo a saperlo fin troppo bene… Ma adesso i motivi per essere felici sono davvero tali e tanti da non poter essere ignorati.

Prima di tutto, il recupero completamente insperato e altrettanto imprevisto di Catwalk, un cavallo che se fosse sempre stato bene sarebbe stato fondamentale sia per Bucci sia per la squadra azzurra nel corso degli ultimi due anni, trascorsi invece in convalescenza prima, e poi in quella che era sembrata una ‘pensione’ ormai definitiva. Invece… invece il cavallo ha fatto a Madrid qualche giorno fa il primo concorso della sua nuova vita sportiva (diciamo così… ), e l’ha fatto molto bene: e ora lo rivedremo in Piazza di Siena, seppure come tappa di crescita e verifica. Ma si tratta di qualcosa che solo pochi mesi or sono sembrava del tutto impossibile… Primo motivo di grande gioia, dunque.

Secondo motivo. Deniro. Un cavallo di nove anni che sta dimostrando davvero qualità interessantissime e che fa spendere dolci parole a Piergiorgio. Uno di quei cavalli che ai loro cavalieri fanno venire una incontenibile voglia di esserci, di fare, di provare, di osare… uno di quei cavalli che autorizzano sogni perfino inconfessabili… Inconfessabili a puro titolo di scaramanzia, ovvio: quindi non saremo noi qui a fare i delatori!

E Diesel GP du Bois Madame? Nove anni anche quest’ultimo: terzo motivo di grande gioia per Piergiorgio Bucci. Ad Amburgo lo scorso fine settimana Diesel ha fatto il Gran Premio del Global Champions Tour arrivando in barrage e classificandosi al 6° posto! Deniro e Diesel: due cavalli sui quali costruire un futuro – che in buona parte è già presente… – di prospettiva entusiasmante.

E poi il quarto motivo: Casallo Z. Ovvio, certo. Il campione e l’artista insieme. Genio e sregolatezza, si potrebbe quasi dire. Casallo (14 anni) è stato il cavallo più importante della carriera di Piergiorgio Bucci, quello che ha permesso al cavaliere azzurro di raggiungere livelli di competitività e di bravura davvero estremi. Quello che ha reso evidenti le qualità di Piergiorgio Bucci. Casallo è stato assente dalle gare nella seconda metà del 2017 a causa di problemi fisici. E’ stata un’assenza che si è fatta indubbiamente sentire… Ma adesso sta tornando: due concorsi in aprile e poi l’ultimo da lunedì a mercoledì (ieri) a Valkenswaard. Tutto ok: se avesse avuto ancora due settimane di tempo Casallo sarebbe stato in campo a Roma di sicuro. Ma non importa: quello che importa – per Bucci e per il salto ostacoli azzurro – è che un fuoriclasse del genere sia recuperato al cento per cento.

Un cavaliere vive con i suoi cavalli e vive grazie ai suoi cavalli. Entrare in scuderia la mattina senza prospettive è una tra le peggiori frustrazioni della vita. Entrare in scuderia la mattina non vedendo l’ora che il futuro divenga presente è la gioia della vita. Per questo oggi Piergiorgio Bucci è felice.