Pioggia di medaglie su Piazza di Siena

Sono quelle che si portano al collo i protagonisti dello Csio di Roma che comincia giovedì: una parata di stelle…

Bologna, 17 maggio 2018 – Sono ormai definiti ufficialmente i nomi dei concorrenti che prenderanno parte allo Csio di Roma che prende avvio giovedì della prossima settimana (24 maggio). E dopo aver dato una scorsa all’elenco si può dire solo una cosa: gli spettatori di Piazza di Siena godranno di un grande spettacolo… Tra le amazzoni e i cavalieri che fanno parte di squadre ufficiali e quelli invece presenti a solo titolo individuale c’è davvero da lustrarsi gli occhi.

Cominciamo subito con il dire che fare pronostici sulla Coppa delle Nazioni è davvero difficile, ma una cosa è sicura: gli Stati Uniti arrivano a Roma armati fino ai denti e con un… esercito capace di sbaragliare qualunque avversario. Elizabeth Madden e Laura Kraut sono le amazzoni numero uno e due del mondo; Elizabeth Madden e McLain Ward sono i vincitori delle ultime due finali di Coppa del Mondo; Kent Farrington e McLain Ward sono gli ultimi numeri uno del mondo (uno dopo l’altro): Farrington lo è stato dal mese di aprile 2017 fino a questo maggio, poi detronizzato dall’olandese Harrie Smolders (a sua volta presente a Roma) anche a causa di un infortunio che lo ha tenuto fermo a lungo e dal quale ora pare per fortuna pienamente rimesso. Lauren Hough è amazzone capace di qualunque impresa. Tranne Elizabeth Madden e Kent Farrington, tutti sono presenti con i loro cavalli numeri uno (Ward con Azur è stato il magnifico vincitore del GP Roma nel 2016); a dire il vero nel caso di Farrington è difficile fare delle gerarchie nella sua scuderia: se Voyeur è da considerarsi il numero uno perché è il cavallo impegnato negli ultimi campionati internazionali, beh… i numeri due vincono i GP dei cinque stelle del calibro di Ginevra (Gazelle). Si capisce quindi perché la squadra Usa è da considerarsi certamente quella da battere, sulla carta: i cinque quinti degli effettivi in trasferta a Roma sono assi indiscussi.

Le altre rappresentative però non staranno certo a guardare. La Francia, per esempio, con i campionissimi Roger-Yves Bost, Simon Delestre e Kevin Staut; l’Olanda, che insieme al nuovo numero uno del mondo Harrie Smolders schiera l’unico cavaliere nella storia del salto ostacoli – insieme a Hans Guenter Winkler, eroe della Germania anni Cinquanta/Sessanta – capace di conquistare l’oro individuale olimpico, mondiale ed europeo, cioè Jeroen Dubbeldam. La Svizzera che schiera i due grossi calibri Steve Guerdat e Janika Sprunger, oltre al campione d’Europa young rider in carica Bryan Balsiger. La Svezia, con i senatori Henrik von Eckermann e Malin Baryard. La Nuova Zelanda, vera e propria outsider, una sola vittoria in Coppa delle Nazioni nell’intera storia del suo salto ostacoli: però ottenuta proprio quest’anno… (per chi non la conoscesse: Samantha McIntosh è un’amazzone di bravura eccelsa). E poi una Germania che potremmo definire… sperimentale, priva dei suoi assi conclamati e con una Meredith Michaels Beerbaum a fare da chioccia a un gruppo di cavalieri che bruceranno dalla voglia di mettersi in mostra su un terreno di gara prestigioso come quello di Roma. Infine il Canada, che si presenta con soli tre cavalieri: ma uno di loro è Eric Lamaze… !

Poi gli individuali. E come non sottolineare la presenza del britannico Scott Brash, particolarmente significativa quest’anno: perché il 2018 è la prima volta di Rolex come sponsor del GP Roma, e proprio Scott Brash è l’unico cavaliere al mondo ad aver fino a ora vinto il formidabile Rolex Grand Slam of Showjumping, i tre tremendi Gran Premi uno dietro l’altro dei concorsi di Ginevra, Aquisgrana e Calgary (poi si è aggiunto anche quello di ‘S-Hertogenbosch). Ci sarà anche la leggiadra portoghese Luciana Diniz e la insaziabile vincitrice australiana che risponde al nome di Edwina Tops-Alexander, oltre all’ancora giovanissimo irlandese Bertram Allen.

E noi? E gli azzurri? Beh, abbiamo già visto nei giorni scorsi nomi e anche dichiarazioni del selezionatore azzurro Duccio Bartalucci. Qui diciamo solo una cosa: se tutto gira per il verso giusto – cioè scongiurando infortuni e sfortuna… – non dobbiamo temere proprio nessuno: Stati Uniti compresi.

LA LISTA COMPLETA DEI PARTECIPANTI

https://www.piazzadisiena.it/images/2018_CI_0096_S_S_01_master_list-1.pdf