Ponyadi 2016: la Lombardia fa saltare il banco

Trentatré, dunque, i trofei conquistati dai giovanissimi della Lombardia che hanno animato con il verde delle loro magliette il più alto gradino del podio dell’edizione 2016 delle Ponyadi

Alviano, 5 settembre 2016 – Sedici medaglie d’oro, undici d’argento e sei di bronzo. Trentatré, dunque, i trofei conquistati dai giovanissimi della Lombardia che hanno animato con il verde delle loro magliette il più alto gradino del podio dell’edizione 2016 delle Ponyadi. Una vittoria che ha regalato sorrisi ma anche qualche rammarico per i ragazzi della Toscana, primi fino alla mattina dell’ultimo giorno di gara, secondi nella classifica finale. La rossa Piazza d’onore vanta dodici volte la conquista dell’Oro, ben quindici medaglie d’argento e otto di bronzo. A chiudere la rosa dei più meritevoli il Lazio, otto volte Oro, due Argento e sei Bronzo. 

Il trionfo della Lombardia non è stato una sorpresa, sono almeno due anni, infatti, che il team Lombardo si batte fino all’ultima categoria con la Toscana che nell’edizione del 2014 e in quella del 2015 non ha lasciato margine agli avversari. Questo 2016 per la regione del cavallo alato sarebbe stato determinante: ai toscani mancava solo una vittoria per portare definitivamente “a casa” la coppa Challenge delle Ponyadi.

La Lombardia riapre la corsa alla conquista, vincere tre edizioni consecutive non è impresa semplice, soprattutto vedendo la grinta e la caparbia di questi piccoli atleti che ogni anno gareggiano come avversari e amici in tutte le discipline equestri. Uniti e affiatati sempre e comunque, non è descrivibile l’emozione nel vedere e sentire il tifo di centinaia di bambini quando in campo ci sono i loro amici, e sottolineo amici e non compagni di regione, perché i legami che nascono nelle quattro giornate di Ponyadi vanno al di là dell’agonismo, della voglia di vincere e di portare a casa la medaglia. La grinta e la smania di dare il massimo ci sono sempre, ma al secondo posto, la cosa più importante in questa manifestazione è partecipare, esserci e creare nuovi legami da coltivare nel tempo perché, chissà, prima o poi questi piccoli atleti potranno ritrovarsi insieme a rappresentare l’Italia nel mondo. 

di Diana Migliaccio