Ferrara: Resilienza e gli altri cavalli abbandonati di Valle Lepri

Da Il Resto del Carlino, Nicole e Progetto Islander arrivano a Valle Lepri (Ferrara) per soccorrere un esemplare in fin di vita e trovano un intero branco abbandonato: “Fuori i responsabili di tutto questo”.

Ferrara, 3 novembre 2018 – La nipote di Silvio Berlusconi, figlia di Paolo, arriva a Valle Lepri per salvare un cavallo e per capire cosa sia successo a un intero branco dimenticato da tutti.

Tra Comacchio e Ostellato c’è Valle Lepri, costeggiata dal canale Navigabile. Da circa tre anni, in quel pezzo tra il Delta e il ‘West’, vivono allo stato brado alcune decine di cavalli. Si sa che sono stati ‘parcheggiati’ lì in seguito alle vicissitudini del maneggio che li aveva in cura. Le loro condizioni di vita sono sempre più difficili. Uno di questi, ieri, stava per morire. Se si salverà lo dovrà a Nicole Berlusconi, la nipote dell’ex presidente del Consiglio.

Nicole Berlusconi come ha chiamato il cavallo salvato ieri a Valle Lepri?

«Resilienza e ha una inguaribile voglia di vivere. Vuole farcela. Davvero».

Come sta?

«Lo abbiamo trovato in condizioni gravissime. Non ci resta che aspettare».

(Nicole Berlusconi, nipote di Paolo, ci risponde dalla clinica veterinaria di San Biagio, Argenta, dove è stato ricoverato il cavallo salvato a Valle Lepri).

Passo indietro. Come ha fatto a sapere di un cavallo in fin di vita sulla riva del canale tra Comacchio e Ostellato?

«Ci hanno avvisati giovedì sera e siamo partiti subito».

Hanno avvertito la vostra associazione, il Progetto Islander, che tutela cavalli maltrattati in tutta Italia?

«Esatto. Ci siamo mossi subito e siamo partiti».

E quando siete arrivati cosa avete visto?

«Un cavallo in fin di vita. Lasciato lì. Da quello che ci hanno spiegato era già stato recuperato dall’acqua alcuni giorni prima».

E perché quell’esemplare era ancora lì?

«È quello che vogliamo sapere e andremo fino in fondo a questa storia».

Che idea si sta facendo?

«Che vogliamo salvare quei cavalli. Tutti. E poi sicuramente denunceremo il fatto alle autorità competenti. Ritengo giusto, necessario, capire cosa sia successo in quel posto. E soprattutto a quei cavalli».

Come avete trasportato Resilienza fino alla clinica?

«Grazie ad un’ambulanza per cavalli. E siamo grati all’amica che ha segnalato la possibile soluzione».

Quando dice che vuole andare fino in fondo cosa intende?

«Prima di tutto capire perché quei cavalli siano stati abbandonati lì. Chi lo abbia fatto e chi sia il responsabile. Non solo».

Il passaggio successivo?

«Beh… sapere dalle autorità competenti perché quel cavallo una volta salvato sia stato lasciato in quel punto».

(Al giornale hanno spiegato che mancava il mezzo idoneo per il trasporto).

Nicole che fine faranno tutti gli altri animali?

«Se non sarà possibile curarli e ricoverali in zona li prenderà in carico la nostra associazione. Li cureremo e poi faremo di tutto per trovare la migliori adozioni possibili. È stato davvero triste quello che abbiamo visto».

Qui la notizia di Mattia Sansavini, da Il Resto del Carlino di Ferrara e qui un’altra relativa ad una operazione dei giorni scorsi: stesso cavallo o un altro? non è chiaro