Roma, una storia di equitazione, esercito e completo

Roma può essere considerata la capitale dell’equitazione del concorso completo, l’Esercito può chiaramente essere definito il fondatore della disciplina

Roma, marzo 2016 – Roma è la culla storica dell’equitazione del concorso completo completo. La Città Eterna ha amato da sempre questa disciplina, riservandole la location più esclusiva in occasione delle massime sfide seniores: parliamo dei Pratoni del Vivaro. In questo cuore verde, situato in provincia di Roma (Rocca di Papa) si svolsero i campionati d’Europa (1995 e 2007), i Campionati del Mondo 1998 e i Giochi Olimpici 1960.
Roma è da sempre stata dotata di altri due eccellenti punti nevralgici per l’allenamento e l’agonismo: l’Ippodromo Militare di Tor di Quinto e il Centro Militare di Equitazione di Montelibretti. Facendo qualche passo indietro, però, scopriremo anche che il completo ha il DNA capitolino, perché esso nacque esattamente a Roma.  E se Roma, in tal senso, può essere considerata la capitale del completo, l’Esercito può chiaramente essere definito il fondatore della disciplina. E’ noto a tutti, infatti, che le radici storiche dell’equitazione siano saldamente legate al mondo militare, ma quello che in pochi sanno è che la disciplina del completo nacque con la divisa dell’Esercito.
Fu, infatti, il Capitano di Cavalleria Federico Caprilli (Livorno 1868/Torino 1907), ideatore del noto “Sistema Naturale di Equitazione” in uso ancora oggi, a ideare, presso le strutture di Tor di Quinto (Roma), l’allenamento dei soldati a cavallo fuori dai maneggi, ovvero in campagna. Pendii, fossi, laghetti e tronchi, prima ancora di essere i noti ostacoli naturali che ancora oggi compongono il percorso di cross, erano elementi utili per la preparazione delle truppe, affinché fossero in grado di essere impiegati in campagna durante le azioni militari. Attraverso questo sistema, Caprilli permise ai militari  di acquisire una solida presenza in sella, e ai loro cavalli di prepararsi atleticamente e psicologicamente alle avversità dei percorsi di campagna durante le missioni. Il sistema si rivelò in breve tempo molto efficace, tanto da essere adottato dalle più importanti cavallerie del mondo. Con questo sistema fu anche preparata la truppa guidata dal Colonnello Alessandro Bettoni Cazzago (Brescia 1892/Roma1951), protagonista dell’ultima carica di cavalleria condotta dal unità del Regio Esercito Italiano.  L’episodio bellico, avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale è noto come “Carica di Isbuscenskij” (Russia, 24 agosto 1942). Tra l’altro, Bettoni Cazzago era anche un cavaliere. Per la precisione, era tra i migliori cavalieri azzurri, dal momento che vinse il Concorso ippico internazionale di Piazza di Siena per ben due edizioni (1929/1940) e partecipò, successivamente, ai Giochi Olimpici di Londra 1948. Tra i primi Ufficiali di cavalleria fedeli alla pratica del sistema di Federico Caprilli fu Amedeo Guillet (Piacenza 1909/Roma 2010), cavaliere noto per le sue innate capacità in sella tanto da essere selezionato per i Giochi Olimpici di Berlino 1936 (non vi partecipò perché inviato in Libia per la campagna d’Abissinia). Guillet era un esperto di guerra coloniale e fu comandante di plotone nella Guerra d’Etiopia, comandante di reparto nella Guerra Civile Spagnola e Comandante del Gruppo Bande Amhara nella Seconda Guerra mondiale. Quest’ultima lo vide al comando di 1700 combattenti eritrei e etiopi. Dopo varie azioni spericolate che gli valsero la medaglia d’argento, i suoi soldati lo soprannominarono Cummundar as Sciaitan (“Comandante Diavolo”, perché ritenevano fosse immortale) e lo idolatrarono come una vera e propria divinità. Tornando alla disciplina del completo, essa, fino al Secondo Dopoguerra, rimase uno sport riservato quasi esclusivamente agli ufficiali di cavalleria che attraverso il cross country (o prova di campagna) testavano la resistenza, il coraggio e  la forza dei cavalli-soldato. Per questa ragione, quando il completo si trasformò in una disciplina sportiva, in molti paesi europei, questo tipo di gare venne denominato “Military”. Il primo Military International venne organizzato a Bruxelles nel 1905.
In Italia, l’edizione inaugurale dei campionati nazionali di completo si tennero nel 1907 a Tor di Quinto (Roma) e furono vinti dal suo fondatore Federico Caprilli.
Nel 1908, a Tor di Quinto si disputò il primo internazionale di completo. L’evento registrò la partecipazione di 103 Ufficiali provenienti da Argentina, Belgio, Francia, Italia, Romania, Russia e Spagna

– Fonte: Ufficio Stampa Equestrian Times – Evento: “FEI European Eventing Championships for Young Riders & Juniors” dal 22 al 25 settembre 2016 alò Centro Equitazione Militare di Montelibretti, sfida continentale che si concluderà con l’assegnazione dei rispettivi titoli a squadre e individuale.