Tav, Diciotti e nuovo codice della strada: tra M5S e Lega ci si mettono anche i cavalli

La Lega vuole, tra le altre cose su cui non concorda con M5S, anche preservare il diritto di circolazione dei veicoli a trazione animale: non ritiene possibile estendere a livello nazionale il divieto romano alle botticelle

Roma, 17 febbraio 2019 – Non solo Tav e Diciotti tra i motivi di attrito che riscaldano gli animi di Movimento 5 Stelle e Lega: anche sul nuovo Codice della Strada i due partiti al governo hanno da discutere.

In particolare la Lega contesta il divieto di fumo alla guida e la proibizione di far circolare i veicoli a trazione animale in città: quest’ultimo punto è dilagato dalla questione romana delle botticelle sino al territorio nazionale, per cui il nuovo codice  prevederebbe il permesso solo (e francamente non si capisce con che criterio avrebbero deciso la diversità dei casi) alle slitte nelle località di montagna.

Saremmo tra l’altro curiosi di sapere la differenza che c’è tra veicoli a trazione animale su ruote e veicoli a trazione animale su pattini ai fini del rispetto animale, ma questo è un altro discorso.

La Lega quindi, con l’obiettio di salvaguardare le tradizioni del territorio e la possibilità di autogestione dei diversi Comuni, punta a cambiare il testo del nuovo codice della strada che deve ancora percorrere l’iter completo di approvazione: «Il ministro della Salute, sentito il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo» recita il testo provvisorio, «stabilisce con proprio decreto i criteri per la dismissione e la collocazione degli animali utilizzati per la trazione di veicoli adibiti al servizio di piazza e per i servizi pubblici non di linea finalizzati al trasporto di persone, in strutture espressamente individuate, sentite le principali associazioni di protezione animale riconosciute dal ministero della Salute».

Nel frattempo a Roma, madre della questione, non è ancora stato approvato il nuovo regolamento che prevede lo spostamento del “trasporto non di linea a trazione animale” dal centro storico ai parchi e ville storiche della città: così le botticelle continuano a fare quello che hanno sempre  fatto.

Non sarebbe stato meglio, semplicemente,  controllare in modo più rigido il rispetto delle norme sul benessere animale per proteggere sia i cavalli delle botticelle, che il trasporto a trazione animale piuttosto che fare di un caso locale un problema nazionale?

Ma forse siamo troppo agresti per capire le sottigliezze politiche dei massimi sistemi nazionali.

Fonte: Agi