Trucchi da trekking: Sorella Acqua

E’ estate, fa caldo, serve tanta acqua da bere, ma non solo. La quarta puntata del nostro piccolo vademecum per ippoturismo è dedicata alla risorsa più importante, quella di cui assolutamente non possiamo fare a meno noi e i nostri cavalli

Bologna, 22 luglio 2019 – Parlando di escursioni estive in sella non si può mancare di sottolineare l’importanza della santa e benedetta Sorella Acqua: pensa sempre con adeguato anticipo a dove potrai trovarla, per te e il cavallo, e organizza un supporto logistico in grado di rifornirvi senza fallo nei viaggi più lunghi. 

Accertati poi che il punto di approvvigionamento segnato sulla carta di un tragitto che non hai mai percorso dal vero sia adatto a placare la sete del numero di tutti i componenti del gruppo, cavalli e umani, una volta arrivati sul posto: un gruppo di quattro binomi in una giornata di caldo agostano fa in tempo a morire di sete, prima che una cannellina d’acqua con portata adatta si e no ad un gargarismo soddisfi le esigenze di equini e non.

Trovandone in abbondanza (come nei fontanili), ricordarsi di interrompere ogni poco il cavallo mentre beve: non lasciatelo abbuffarsi, gli farebbe male.

Una volta arrivati in un posto tappa attrezzato con box, verificate sempre il funzionamento del beverino: sempre, deve essere una abitudine incurabile da parte vostra e non solo durante i trekking.

Cura di avere sempre con te almeno una razione di emergenza d’acqua e rinnovala ad ogni occassione, ci sono borracce morbide che puoi mettere nel congelatore la sera e portarti comodamente a cavallo, assicurandole ad una campanella della sella se non c’è posto nelle bisacce.

Un sorso d’acqua fresca fa miracoli, durante la canicola, per noi umani e quando si fa uno sforzo fisico intenso in giornate molto calde bisogna ricordarsi di berne anchce solo unpiccolo sorso a intervalli regolari, ogni venti o trenta minuti.

L’acqua in queste estate calienti, oltre a dissetarci, aiuta anche a mantenere una temperatura corporea decente: un buon modo per disperdere il calore in eccesso è tenere al collo una bandana o una striscia di tessuto molto assorbente bagnati d’acqua.

Stessa attenzione per il nostro cavallo, e sapendo di poterne approfittare copiamo dai cavalieri dell’Endurance l’abitudine di tenere una bella, morbida e grande spugna legata con un cordino all’arcione della sella: attraversando un corso d’acqua sarà facile immergervela senza nemmeno fare piede a terra, tirarla su e regalare al nostro fido compagno una gradevole e salutare doccia rinfrescante all’occipite e all’incollatura.

In definitiva: no water, no trekking.