Firenze, 22 febbraio 2023 - Presentato il progetto di sport equestre integrato rivolto ai diversamente abili e non solo.
'A Cavallo delle Emozioni' è stato realizzato in collaborazione con il Comune, ideato dall’istruttrice Paola Vallone e organizzato dal maneggio “L’Antellino” e dalla Fondazione Fiorenzo Fratini Onlus. Che lo sosterrà per il primo anno di attività: “Grazie al contatto con gli animali aiutiamo le persone con disabilità e giovani che hanno subito traumi e violenze a ritrovare sorriso e autostima”.Prossimo obiettivo coinvolgere le scuole.
In sella a Doroteo e Rospetto qualcuno ha vinto la paura delle vertigini e oggi va al trotto come un vero cavaliere.
Prendendosi cura di loro, spazzolandoli prima di farli entrare nel maneggio o preparandogli il fieno da mangiare, qualcun altro ha finalmente ritrovato il sorriso.
Fare squadra, accorciare le barriere, migliorare l’autostima delle persone diversamente abili o con disagio aiutandole a riappropriarsi del proprio equilibrio fisico ed emozionale e a relazionarsi con gli animali e, grazie ad essi, con gli altri.
Nasce con questi nobili obiettivi il progetto di sport equestre integrato “A cavallo delle emozioni”, realizzato in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli, ideato all’istruttrice Paola Vallone e organizzato dal centro ippico “L’Antellino” e dalla Fondazione Fiorenzo Fratini Onlus che lo sosterrà economicamente per il primo anno di vita dopo averlo recentemente potenziato con l’acquisto di una sella speciale in grado di facilitare la monta a cavallo per tutti.
Stamani la presentazione ufficiale del progetto, avviato in via sperimentale a fine anno, alla presenza del sindaco Francesco Casini, dell'assessora al sociale Eleonora François, della presidente della Fondazione Fiorenzo Fratini Onlus Giovanna Cammi Fratini, del titolare del maneggio Lorenzo Cipriani e dell’istruttrice Vallone.
Ufficio stampa Comune di Bagno a Ripoli
https://youtu.be/v4_zjEySZ6Q
Presente per supportare il progetto anche il giovane sportivo Andrea Papi, portiere dell’Uds Antella 99 a cui è stata recentemente amputata una gamba in seguito a un grave incidente.
Mentre un videomessaggio a sostegno dell'iniziativa è stato recapitato dall'atleta Sara Morganti, campionessa paralimpica specialista nel paradressage. Principali protagoniste dell’iniziativa, le prime dieci persone coinvolte dal progetto – donne e uomini dai 18 ai 60 anni individuate dai Servizi sociali del Comune – che hanno dato una dimostrazione sul campo della loro attività. Due mattine a settimana, raggiungono il centro ippico che sorge in via della Torre nel verde di Antella e iniziano ad accudire i due cavalli a terra - Doroteo e Rospetto per l’appunto, entrambi abituati a fare scuola a bambini e adulti e scelti per il temperamento mite e pacifico - salvo poi salire in sella.Il tutto sempre sotto la guida e lo sguardo vigile di istruttori ed educatori qualificati.
Ci sono ragazzi con problemi familiari, qualcuno è fuggito dal paese di origine per salvarsi dalla guerra, persone con la sindrome di Down, altre con disagio psichico, portatori di handicap o persone con difficoltà motorie. Situazioni molto diverse fra di loro.“Ma per tutti – spiega l'istruttrice Paola Vallone - prendersi cura dei cavalli comporta benefici tangibili psichico-motori e relazionali, sul piano dell’integrazione, della socializzazione e della gestione delle emozioni. Accudire l’animale li aiuta a fare ancora più attenzione a se stessi e agli altri. Hanno imparato le regole da seguire fuori e dentro il maneggio. Questo li spinge a fare gruppo e a collaborare. In poche settimane i progressi sono stati incredibili. Qualcuno esegue già percorsi con birilli e serpentina, qualcuno trotta, altri fanno la crocetta, cioè saltano già dei piccoli ostacoli. Il loro sorriso è quello di chi ha vinto una sfida con se stesso”.A livello psico-comportamentale lavorare in un contesto in cui la stimolazione cognitiva è sempre richiesta per orientarsi nel maneggio e con il cavallo è un esercizio importantissimo.