Il black humor di Bojack Horseman

Nonostante le sembianze, c’è davvero poco di equino in Bojack Horseman, la serie di Netfix che punta il dito contro lo star system americano

Bojack, il 'cavallo meno cavallo' dell'animazione americana

Bologna, 8 febbraio 2021 – Tutti noi abbiamo l’abitudine di parlare ai nostri cavalli. E magari, mentalmente, li sentiamo anche dare delle risposte. A volte con un black humor molto equino…

La cosa però è un po’ diversa se un cavallo diventa il protagonista di una vita decisamente umana, con pensieri, ironia, satira… Con tutti gli alti e bassi dell’esistenza di un ex-divo di Hollywood.

Bojack Horseman è esattamente questo. La vita post-celebrità di un divo equino dello show-biz americano che dopo la fama acquisita in una sit-com dal titolo evocativo “Horsin’ Around”, si ritrova a fare i conti con il black humor, il cinismo e la dissolutezza dello star-system americano.

Il protagonista è un cavallo nelle sembianze ma le sue vicissitudini sono completamente  e tristemente umane.

Creata da Raphael Bob-Waksberg per Netfix, la serie d’animazione con Bojack Horseman al centro è disegnata dalla fumettista Lisa Hanawalt.

Ma attenzione, non si tratta del solito cartoon a tema equestre per ragazzi. Bojack Horseman mette in chiave animata la parabola discendente nella depressione, nell’abuso di alcool e droga e infine nell’autodistruzione. Vissuta attraverso le sembianze equine del protagonista e con quel quid di black hunor che sicuramente è propria di molti dei cavalli che conosciamo anche noi.

 

Per chi desidera dare un’occhiata…

Titolo: Bojack Horseman

Autore: Raphael Bob-Waksberg

Genere: Sit-com, commedia drammatica, umorismo nero, satira

Interpreti: Will Arnett, Alison Brie, Amu Sedaris, Paul F. Tompkins, Aaron Paul