LUCA MARZIANI (salto ostacoli)
Nel 2019 ha vinto la sua prima medaglia nel Campionato d’Italia assoluto: ed è stata d’oro! Campione d’Italia: un titolo che rappresenta bene tutto il valore che il cavaliere romano ha espresso in sella al formidabile Tokyo du Soleil nell’arco delle ultime tre stagioni agonistiche, essendo a tutti gli effetti la colonna portante della prima squadra azzurra di salto ostacoli. Una soddisfazione enorme per Luca Marziani, soprattutto calcolando il fatto che Tokyo è un cavallo che lui stesso ha addestrato e ‘costruito’ a partire dai quattro anni dello stallone francese e che ora rappresenta ancora di più l'Italia nel mondo essendo stato venduto ad un cavaliere giapponese.EMANUELE GAUDIANO (salto ostacoli) Sfumato il sogno di vedere la squadra azzurra di salto ostacoli in gara alle Olimpiadi di Tokyo 2020, è rimasta comunque la possibilità di essere rappresentati a titolo individuale. E questa possibilità la si deve a Emanuele Gaudiano, che ha lottato come un leone per guadagnare nella computer list mondiale di salto ostacoli i punti necessari per dare all’Italia un posto individuale ai Giochi Olimpici del prossimo anno. Cosa che il cavaliere azzurro era riuscito a fare anche nel 2015 in vista delle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro.
SQUADRA AZZURRA DI COMPLETO (completo) Da quando la Fei ha introdotto la regola per cui le squadre nazionali devono qualificarsi per poter partecipare ai Giochi Olimpici, i traguardi a cinque cerchi sono diventati due per tutte le federazioni del mondo: la qualificazione prima di tutto, e poi ovviamente la gara in sé stessa. Ma senza qualifica non c’è gara… e qualificarsi non è affatto semplice. La squadra azzurra di completo il primo traguardo l’ha raggiunto: l’Italia nel 2019 ha ottenuto la qualifica per la partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 grazie a una ottima prestazione nel Campionato d’Europa di Luehmuehlen (Germania) che ha fruttato il 5° posto in classifica. Protagonisti dell’impresa europea e olimpica sono stati Vittoria Panizzon, Arianna Schivo, Giovanni Ugolotti e Pietro Roman. COSTANZA LALISCIA (endurance) Campionessa d’Europa di endurance a soli diciannove anni d’età: il meraviglioso risultato ottenuto da Costanza Laliscia il 17 agosto 2019 a Euston Park, in Gran Bretagna in sella a Sacha El Kandhaar. Medaglia d’oro…! È vero che l’endurance è una specialità fisicamente molto impegnativa, e quindi da questo punto di vista gli atleti giovani contano di certo su risorse migliori rispetto a quelli più in avanti con gli anni, ma è anche vero che richiede molta esperienza nel saper gestire l’intera prestazione e nel calibrare equilibri sia fisici sia psicologici… Ebbene, Costanza Laliscia è stata stupefacente proprio per questo: aver saputo unire al meglio la magnifica fisicità di una ragazza giovanissima con l’esperienza di un’atleta matura ed esperta.
VALENTINA TRUPPA (dressage) È indiscutibilmente l’atleta numero uno del dressage italiano ormai da anni, con all’attivo la partecipazione a due Olimpiadi (2012 e 2016), un Campionato del Mondo (2014), due finali di Coppa del Mondo (2012 con un favoloso 3° posto, e 2013), tre Campionati d’Europa. Dopo questa formidabile serie di presenze e di risultati di cui sotto la sella della campionessa azzurra sono stati protagonisti Chablis ed Eremo del Castegno, Valentina Truppa ha continuato nel lavoro di ricostruzione di una scuderia di alto livello internazionale con un gruppo di cavalli giovani e promettenti, tra i quali si è subito distinto in particolare Ranieri. E con lui Valentina Truppa si è laureata nel 2019 per l’ennesima volta campionessa d’Italia. SARA MORGANTI (paradressage) Dopo il devastante verdetto della visita veterinaria alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, dove la commissione veterinaria ha escluso dalla partecipazione alla gara Royal Delight, Sara Morganti è quasi andata ko. La campionessa azzurra ha meditato il ritiro dalle competizioni di paradressage, distrutta nel vedere svanire in quel modo la possibilità della conquista (quasi certa… ) di una medaglia a cinque cerchi. Ma appunto: Sara Morganti è andata… ‘quasi’ ko. Ripresasi dopo lo shock, l’amazzone toscana è tornata più forte di prima: due medaglie d’oro nel Campionato del Mondo di Tryon 2018, due medaglie d’argento nel Campionato d’Europa 2019… !