Fara du Barthas, che ha conquistato Costanza Laliscia


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Perugia, 18 marzo 2023 - Di certi campioni con la criniera conosciamo vita, morte e miracoli - oltre ai soprannomi di scuderia e agli snack preferiti: generalmente sono l'altra metà dei binomi che si dedicano al salto ostacoli, la disciplina equestre più diffusa.

Ma ovviamente anche tutti gli altri sono dotati di personalità e caratteristiche uniche: per questo oggi ci siamo fatti raccontare da Costanza Laliscia una dei suoi compagni di gara, Fara du Barthas.

"Fara du Barthas è una Purosangue Araba giovane, di 8 anni" ci spiega Costanza "e per quanto riguarda la sua genealogia è figlia di Djin Lotois, che è uno degli stalloni francesi più quotati nel mondo dell'Endurance, e Indian Engelik a sua volta figlia di Persik".

Quando vi siete incontrate?

"È arrivata a Italia Endurance Stables & Academy circa un anno fa. La nostra scelta è ricaduta su di lei perché aveva delle caratteristiche fisiche che la candidavano ad essere super-adatta alla disciplina dell'Endurance. D’altra parte aveva già fatto qualche gara con ottimi risultati, e quindi prometteva molto bene".

Come è il carattere di Fara?

"Fara è una cavallina molto emotiva, che necessita di calma e di tranquillità per raggiungere buoni risultati sia in gara sia nel percorso di allenamento a casa".

Quali sono le sue caratteristiche fisiche più spiccate?

"Tra le più importanti spicca proprio un galoppo molto leggero e molto rado, con una falcata ampia che le permette anche di raggiungere velocità alte in maniera molto facile".

Particolarità 'sul lavoro'?

"Sono legate sempre al fatto che lei è molto, molto caratteriale quindi serve pazienza nel lavorare con lei e nel maneggiarla. E questo vale anche in gara. Ad esempio al termine del primo giro, quando normalmente i cavalli ancora hanno molte energie, lei è sempre più nervosa. Ma io so che devo solo aspettare: perché ai giri successivi si rilassa e allora riesce a dare il meglio di sé".

Le gare disputate insieme sinora da Costanza Laliscia e Fara du Barthas: